PALERMO. La prima sezione del Tar del Lazio, con sentenza depositata oggi ha accolto il ricorso proposto da Antonino Parisi, sindaco rimosso del comune di Altavilla Milicia, assistito dagli avvocati Gaetano Armao e Giuseppe Fragapani - ed annullato gli atti di scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni e condizionamento mafioso, con affidamento della gestione dell'ente a una commissione straordinaria per 18 mesi.
Il Tar (presidente Luigi Tosti, relatore Rosa Perna) ha così condiviso le tesi difensive che si incentravano sulla sostanziale inattendibilità delle conclusioni raggiunte sia sotto il profilo del merito, "in quanto basate - si legge nella sentenza - su circostanze non sussistenti in fatto o su dati privi della necessaria rilevanza e concludenza; sia nel metodo, basato su una rappresentazione spesso consapevolmente parziale dei fatti e su un procedimento deduttivo viziato nelle sue risultanze perché fondato su asserzioni e assiomi anziché sulla dimostrata esistenza di elementi chiari e concordanti di prova dell'esistenza di collegamento e/o di condizionamento mafioso della disciolta amministrazione comunale".
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