PALERMO. "Stamattina la Polizia Municipale ha dato corso al provvedimento di sgombero del Teatro Mediterraneo Occupato, a meno di 48 ore dal successo di Massa e Potere #2, prima produzione ufficiale del Teatro per la regia di Claudio Collovà, che ha registrato il tutto esaurito nello splendido scenario del Festival delle Orestiadi di Gibellina". E' quanto si legge in una nota del collettivo del Teatro Mediterraneo occupato. "Un successo - prosegue la nota - che è il frutto di un anno e mezzo di autogestione di uno spazio, riaperto alla città e alla partecipazione dei cittadini, delle associazioni e dei collettivi, nello scenario della Fiera abbandonata o riattivata malamente e senza prospettiva, e che ha visti impegnati 24 attori professionisti provenienti da tutta Italia ed i reparti tecnici nati in co-working nel teatro. Un successo scomodo, perché ancora una volta riafferma l'incapacità di questa amministrazione (firmataria, insieme al sindaco Leoluca Orlando dell’ordinanza di sgombero) nel comprendere il valore di un'esperienza di gestione come quella del Teatro Mediterraneo Occupato. Lo scorso 17 giugno, nel corso delle iniziative di avvicinamento al Palermo Pride 2015 cui tema era “Spazi pubblici, spazi di rivolta” era stato presentato pubblicamente una proposta di Regolamento Comunale di gestione partecipativa dei Beni Comuni, al netto di un percorso condiviso con cittadini, associazioni del territorio, consiglieri di circoscrizione e del consiglio comunale. Una presenza spinosa, quella del Teatro Mediterraneo Occupato all'interno della Fiera, perché fa da specchio al fallimento in materia culturale dell'amministrazione sia con i Cantieri della Zisa al solito stallo, sia con un festino che inizia nel peggiore dei modi possibili, tra polemiche e ritardi". “Per contro - dichiara Turi Pirrone del Collettivo del Tmo - riaffermiamo che è quella di una gestione condivisa e di un Regolamento Comunale riguardante i Beni Comuni l'unica strada percorribile e su cui occorre che l'amministrazione e gli organi di governo della città si pronuncino in maniera chiara ed ufficiale, nel riconoscimento di quelle esperienze di fatto di riappropriazione e di gestione collettiva degli spazi comuni. Palermo è patrimonio dei cittadini, di chi se ne prende cura, non di chi la amministra. Ne è piena dimostrazione il trattamento riservato da parte dell’amministrazione alla Fiera del Mediterraneo, un patrimonio cittadino lasciato all’abbandono e che solo grazie all’esperienza totalmente autogestita del TMO ha rimesso a disposizione di tutti i cittadini spazi culturali e artistici e ha riportato all’attenzione la stato di abbandono della Fiera del Mediterraneo. Quest’ultima, come tantissimi altri spazi nella nostra città risulta essere immagine di una amministrazione miope e guidata dagli interessi speculativi di privati”. E prosegue: “Per questo motivo, proseguiamo il percorso sul Regolamento, convocando il secondo incontro del Forum costituitosi lo scorso 17 giugno alla Fonderia Oretea, cui hanno partecipato anche rappresentanti istituzionali (tra cui gli stessi volti che oggi hanno dato via allo sgombero) accogliendo le istanze presentate, e rifiutiamo l'idea che lo spazio del Teatro Mediterraneo Occupato ritorni ad essere territorio di nessuno o peggio ancora oggetto di speculazione. Lo sgombero di questo spazio è un atto di forza nocivo e illogico, che questo teatro così come la città intera non meritano.”