PALERMO. Se uno dei due candidati - l’ex prorettore Vito Ferro e l’ex presidente della Scuola politecnica Fabrizio Micari - riuscirà ad avere 1.090 voti di docenti, amministrativi e studenti, e cioè la maggioranza assoluta degli elettori che sono circa 2.559 (compresi 704 studenti con voto ponderato), stasera l’Università avrà il nuovo rettore, successore di Roberto Lagalla per i prossimi sei anni. Si vota in tre seggi elettorali dai quali alle 17 i risultati confluiranno per lo spoglio a Palazzo Steri: in seduta di rappresentanza nella Sala delle Capriate ci sarà uno schieramento di presidenti e direttori, passerella di celebrità accademiche come ad ogni elezione del «magnifico». E intorno alle 20 l’eventuale proclamazione o l’appuntamento alla prossima convocazione elettorale che è prevista per il 6 luglio. Al voto un Ateneo che ha 1.605 docenti e 2.000 amministrativi e tecnici, in cerca di nuove strategie contro il calo degli iscritti che penalizza tutte le Università del Sud, a Palermo sono passati da 47.564 a 43.415. negli ultimi due anni. Studenti da sostenere non solo con didattica innovativa e corsi adeguati alle richieste del lavoro ma anche con residenze, mense, con borse di studio che vengono erogate dall’Ersu - Ente regionale per il diritto allo studio - e che oggi, con finanziamenti regionali e statali ridotti e denunciati anche dal presidente Ersu Alberto Firenze - lasciano fuori i due terzi di quelli che ne avrebbero diritto e sono idonei per basso reddito familiare