PALERMO. Chiudono e vendono l’attività dopo il provvedimento di chiusura di cinque giorni del pub Basquiat Cafe in via Sant'Oliva, 20 a Palermo notificato oggi dai vigili urbani. Il provvedimento che arriva dopo una contravvenzione presa a marzo per il pagamento del suolo pubblico per avere installato un gazebo adesso trasformato in dehors autorizzato. “Noi siamo per il rispetto della legge – dice Francesco D’Amore titolare del pub Basquiat Cafe –. Ma non è possibile che l’amministrazioni comunale non ci protegga visto che creiamo posti di lavoro in una terra difficile. Abbiamo 10 dipendenti che sono regolarmente pagati. Non è possibile che ad un pub che segue tutte le norme ed è in regola con tutte le tasse ci venga imposto di chiudere da venerdì a martedì. Così le attività produttive si ammazzano. Per questo dico basta e chiudo”. «Lo scorso 3 marzo alla ditta D'Amore Francesco è stato fatto un verbale per occupazione abusiva di suolo pubblico per un gazebo di 21 metri quadrati ricadente per intero sulla carreggiata in assenza della necessaria concessione». Lo dice l'assessore comunale alle Attività produttive, Giovanna Marano. Il 7 aprile il servizio occupazione suolo pubblico dell'assessorato Attività produttive ha rilasciato una concessione al titolare fino al 2017, con allegata una istanza e la prescrizione che i pannelli di delimitazione laterale non dovevano superare in altezza gli 80 centimetri dal piano di calpestio stradale«. "Il 21 aprile un tecnico del servizio a seguito di un sopralluogo ha accertato, come emerge dal report fotografico - prosegue Marano - gli atti d'ufficio che il manufatto è difforme rispetto a quanto autorizzato nella concessione e pertanto il 18 maggio è stata attivata la sanzione come previsto dal regolamento Dehor vigente e che prevede la sanzione accessoria di chiusura per 5 giorni". "Ci troviamo davanti a ben due violazioni - chiosa l'assessore - e il compito dell'assessorato, attraverso il rispetto delle regole, non è quello di chiudere gli occhi ma di sorvegliare, affinchè si impediscano fenomeni di iniquità e concorrenza sleale, che sono due presupposti fondamentali per combattere il fenomeno dell'abusivismo«. »L'obiettivo di questo assessorato è incentivare la cultura della legalità - conclude -, sostenere e contribuire allo sviluppo del tessuto imprenditoriale sano e garantire il rispetto delle regole nel mercato cittadino". Nei giorni scorsi un titolare del pub Antiruggine Giovanni D’Alia aveva scritto su Facebook "W la mafia! Sì, W la Mafia, è più coerente, non porta una divisa, non entra nella tua vita con la presunzione di colpevolezza, non si traveste da tutore dell' ordine, non ti prende per il c. con regole finte che cambia sempre a favore suo". Domani Mercoledi' 1 luglio riapre Antiruggine Pub: "Se il Signore vuole ne approfitteremo per dare un microfono a chi vuole dire la sua su ciò che ci è accaduto. Durante la serata daremo un bicchiere di vino o di birra alla cifra simbolica di un euro giusto per non dare adito a qualcuno che vogliamo strumentalizzare la faccenda in questione, e la chiameremo "Un calice di Civiltà" perchè ognuno di noi ha diritto ad esprimere il proprio parere , giusto o sbagliato che sia. Un invito particolare lo rivolgo al Sindaco Orlando e all'Assessore Marano e non certo per attaccarli pubblicamente , sarei un vigliacco e non mi ci ritrovo proprio in queste vesti. Lo stesso invito lo rivolgo alle forze dell'ordine, invitandole a ristabilire un rapporto di stima reciproca con i cittadini comuni , perchè solo con la fiducia nelle istituzioni e il rispetto reciproco , nessuno di noi sentirà il bisogno di rivolgersi ad ALTRI per far valere le proprie ragioni. Spero anche nella presenza delle giornaliste, eccezionali, e dei giornalisti che hanno seguito il mio caso e di tutti i cittadini".