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Viadotto Himera: vertice tra Regione, Anas e sindaci per la bretella

PALERMO. Piccoli passi verso la realizzazione della bretella dopo il cedimento del pilone sul viadotto Himera lungo la A-19. Lunedì alle 11 a Palazzo d'Orleans si terrà una riunione con i vertici di Anas, i responsabili della Protezione Civile nazionale, Curcio e regionale Foti, il presidente Crocetta e tutti i sindaci dei territori coinvolti dalla frana per illustrare il piano dei lavori. Al termine della riunione, alle ore 13:00, ci sarà un incontro con la stampa nel corso del quale verranno chiariti tutti i dettagli e i tempi degli interventi.

Gli interventi partiranno fra la metà e la fine di luglio, non si fermeranno in agosto, e potranno vedere pronta e percorribile la bretella verso la metà di ottobre.

Di fatto entro 15 giorni saranno completate le procedure autorizzative e di controllo, nei successivi dieci giorni il commissario svolgerà una gara negoziale rapida ma che garantirà anche la trasparenza con il coinvolgimento dell’autorità anticorruzione.

Subito dopo potranno essere consegnati i lavori alle imprese che si svolgeranno contemporaneamente su tre direttrici con diversi appalti. Due imprese lavoreranno alla bretella per la viabilitàd’emergenza, una terza alla demolizione del viadotto in direzione Catania, quello del cedimento.

La bretella, complessivamentecosterà circa 9 milioni di euro e sarà pronta in 80 giorni dalla consegna dell’area dei lavori. Mentre una impresa costruirà la rampa per il raccordo con l’autostrada, la seconda si occuperà della ristrutturazione della strada provinciale 24 nel tratto che verrà utilizzato per collegarlo alla bretella. Per metà ottobre, dunque, le auto potranno uscire dal tracciato tradizionale dell’autostrada e percorrere una bretella di circa 1 chilometro e 800 metri per poi riallacciarsi all’autostrada (probabile un limite di velocità ad 80 km/h ma la valutazione finale si farà in seguito).

Contemporaneamente si svolgeranno le opere di demolizione del viadotto che dureranno circa 120 giorni ma che non incideranno con i lavori della bretella perché la parte a rischio sarà demolita per prima anche per poter valutare l’altro viadotto e decidere se è stato compromesso o è utilizzabile.

 

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