PALERMO. La Dda di Palermo ha chiesto al Gip il rinvio a giudizio di 33 persone, 6 italiani e 27 egiziani, accusati a vario titolo di tratta e sequestro di persone. A margine del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal ministro dell'Interno Angelino Alfano, alla prefettura di Agrigento, è stato lo stesso ministro a parlare dell'operazione dei carabinieri del reparto operativo di Agrigento, denominata «Papiro». Un'inchiesta diretta dai pm Rita Fulantelli ed Emanuele Ravaglioli, coordinati dal procuratore aggiunto Maurizio Scalia, iniziata nel febbraio del 2010 e conclusa nel giugno 2014. Secondo le accuse, i 33, per cui è stato chiesto il rinvio a giudizio, si sarebbero «associati tra loro in una organizzazione transnazionale con altri soggetti giudicati separatamente ed altri ancora in corso di identificazione. I reati sono tratta di persone, sequestro di persona a scopo di estorsione e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, commessi dal febbraio 2010 all'agosto 2012 in provincia di Agrigento, Ragusa, Messina, Catania, Reggio Calabria e Milano e in territorio egiziano. «Si tratta di trafficanti di essere umani che secondo l'accusa sono stati protagonisti di alcuni sbarchi». Così commenta Alfano la richiesta di rinvio a giudizio. «Lo Stato continua la propria azione nei confronti dei trafficanti di essere umani che sono i nuovi schiavisti, gli schiavisti del ventunesimo secolo - ha aggiunto il ministro -. Penso che questa azione debba essere guardata con grande attenzione da tutta la comunità internazionale che ha di fronte azioni dello Stato italiano capaci di dimostrare quanto pericoloso e cinico sia il traffico di esseri umani nel Mediterraneo».