Palermo

Martedì 26 Novembre 2024

Tenta per la seconda volta di uccidere la sua compagna, arrestato a Palermo

Antonino Lo Nardo

PALERMO. La polizia di Stato ha arrestato Antonino Lo Nardo, 58 anni, per il tentato omicidio della compagna, una donna di 53 anni di Brancaccio. È stata la donna a chiedere aiuto agli agenti di Brancaccio visto che già lo stalker era stato arrestato qualche anno fa per avere in un raptus d'ira prima massacrato di botte la convivente. Poi l'ha colpita più volte col tacco della sua stessa scarpa. Lo Nardo, il primo giugno del '91 uccise la sua ex compagna con un colpo di pistola. La donna aveva sei figli da precedenti relazioni. Era rimasto così in carcere 18 anni per la condanna. Lo Nardo era stato arrestato per avere picchiato e mandato all’ospedale la convivente. Appena uscito ha cercato di contattare l’ex convivente. La donna ha creduto in primo tempo alle promesse dell’uomo. Il tempo ha invece dimostrato che l’atteggiamento non era cambiato. Le pressioni psicologiche, le minacce di male fisico per sé e per i familiari (la donna ha dei figli avuti da una precedente relazione) e la cruda violenza manifestata con calci e pugni sono tornate a scandire la quotidianità della vittima. La donna, prigioniera e succube del suo carnefice, ha preferito, per lungo tempo, le percosse allo spettro della solitudine e non trovando mai il coraggio di denunciare quanto patito in questi ultimi mesi. Soltanto ieri pomeriggio, la donna ha capito che la misura fosse ormai colma. Lo Nardo ha “concesso” alla coniuge di incontrare il figlio solo dietro la promessa che la donna lasciasse con lui aperta una chiamata ed attivo quindi un canale di comunicazione, così da poter carpire e controllare il contenuto del colloquio. Era questo il sistema escogitato per impedire alla vittima di comunicare al figlio le atroci violenze subite. Il figlio è, però, riuscito a leggere un biglietto, riportante un’estrema richiesta d’aiuto, che la madre, disperata, gli aveva scritto, a conferma di quanto già quest’ultimo aveva percepito dalla voce, dai sospiri, dalle reticenze ed omissioni dell’atteggiamento della madre. E’ così che ha capito cosa ci fosse dietro e, quindi, è riuscito a spronare la donna a confessare l’atroce segreto. Insieme, hanno contattato il “113” ed una pattuglia del Commissariato di Brancaccio, giunta nel luogo segnalato, un appartamento del quartiere, ha facilmente rintracciato Lo Nardo, arrestandolo per maltrattamenti e stalking. Il pm ha disposto l’arresto in carcere.

leggi l'articolo completo