PALERMO. Il Consiglio di Stato ha sospeso la sentenza con cui il Tar del Lazio, il 25 maggio, ha annullato la nomina di Francesco Lo Voi a capo della procura di Palermo. Contro la designazione avevano fatto ricorso i procuratori di Caltanissetta e Messina Sergio Lari e Guido Lo Forte.
La richiesta di sospensiva della decisione del Tar è stata fatta da Lo Voi, che ha impugnato il provvedimento del tribunale amministrativo, e dal Csm. Anche l'organo di autogoverno dei magistrati ha appellato la decisione del Tar.
Il Consiglio di Stato ha motivato la sospensione dell'esecutività della sentenza del Tar con la "prevalente necessità di garantire la funzionalità dell'ufficio giudiziario, mantenendo integra la situazione esistente". Considerazione in sostanza fatta anche nelle richiesta di sospensiva presente nell'appello del Csm che sottolineava "il rischio di una instabilità funzionale" alla procura di Palermo nel caso in cui la decisione del Tribunale amministrativo fosse stata messa in esecuzione.
Il Consiglio di Stato ha rinviato al 17 novembre per la trattazione nel merito dell'appello. I giudici romani potrebbero confermare o annullare il pronunciamento del tribunale amministrativo. In caso di conferma la parola passerebbe al Csm che dovrebbe rivalutare la posizione dei tre candidati anche alla luce dei principi indicati dal Tar. Lari e Lo Forte si erano rivolti al Tar contestando la scelta dell'Organo di autogoverno della magistratura e ritenendo di avere più titoli del collega per guidare l'ufficio inquirente del capoluogo siciliano.
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