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Palermo, dagli strip alle messe: il Malizia diventa chiesa

PALERMO. I pali della lap dance non ci sono più. E su quel palco dove si sono esibite pornostar del calibro di Edelweiss, Roberta Gemma e Milly D' Abbraccio, adesso sale il pastore Mauro Adragna per parlare ai fedeli. In quel sotterraneo dove fino a due anni e mezzo fa c' era il sexy bar Malizia, adesso c' è la Chiesa evangelica della Riconciliazione «Canto di Sion». La comunità cristiana ha preso in affitto i locali da gennaio, sabato scorso l' inaugurazione.

«L' immobile - spiega il pastore Adragna - non era in perfette condizioni. Abbiamo trovato qualche poster osè, muri, pavimenti, soffitto e persino le finestre erano tinte di nero. Abbiamo dovuto pulire e ridipingere tutto». Colpi di vernice per cancellare l'eredità lasciata non solo dal Malizia, ma anche dalla discoteca che ne prese il posto nel gennaio 2013, quando il night club chiuse i battenti.

Crisi? No, se si vanno a ripescare le parole del gestore del Malizia Giuseppe Tranchina. «Solo un problema di cultura, i palermitani non hanno recepito che la nostra era esclusivamente un'attività di spettacolo ed ero stanco da chi chiedeva o si aspettava di più. Noi offrivamo soltanto intrattenimento, show, molta gente non lo ha capito». Così, lo stesso Tranchina ritornò a quello che era stato il passato. Tra fine anni Novanta e l'avvio del Duemila il locale era celebre fra gli aficionados della vita notturna coi nomi prima di Melagodo e Cocobongo, poi di Zelig e Momix. L'Élite invece non sembra aver fatto breccia nel cuore degli amanti della movida.

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