PALERMO. I carabinieri indagano su un intimidazione ai danni di una macelleria di Bagheria in via Senatore Scaduto. Come da manuale ignoti la notte hanno cosparso benzina nella saracinesca e dato fuoco. L’intervento dei pompieri ha evitato il peggio. Le fiamme hanno annerito il prospetto. E’ il quarto attentato intimidatorio a Bagheria ai danni dei commercianti nelle ultime due settimane. Dopo un periodo di tregua dopo arresti e le operazioni che avevano consentito di arrestare capi e gregari i commercianti tornano ad avere paura. I carabinieri della compagnia di Bagheria indagano anche sull’incendio doloso divampato davanti alla pizzeria la Fornace a Bagheria in via Città di Palermo. L’ennesimo di queste ultime settimane nella costa orientale della provincia. Le fiamme sono state appiccate alla porta d’ingresso in legno attorno alle quattro di notte. Sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno spento l’incendio che ha danneggiato la saracinesca. I militari hanno trovato tracce di benzina nei pressi dell’esercizio commerciale e nel marciapiede davanti. A chiamare le forze dell’ordine alcuni passanti che hanno visto le fiamme propagarsi in pochi secondi davanti alla pizzeria e focacceria. L’intervento dei pompieri ha evitato danni più seri al negozi. E’ stato sentito il titolare del locale F.D.S di 59 anni. Avrebbe riferito ai militari di non avere ricevuto minacce né richieste di pizzo. In pochi giorni è il secondo attentato. Qualche giorno fa ad essere stata incendiata era la saracinesca di un panificio Sorci in via Giotto. Le fiamme anche in questo caso erano state appiccate da ignoti alla saracinesca del panificio che si trova una strada poco distante dalla centrale piazza Butera. Secondo quanto accertato dagli agenti di polizia, qualcuno nel cuore della notte, secondo una procedura consolidata, ha cosparso la saracinesca dell’esercizio commerciale e ha dato fuoco. Le fiamme anche in quel caso si erano propagate immediatamente anche all’interno del negozio. Erano intervenute alcune squadre dei vigili del fuoco che hanno impiegato alcune ore prima di spegnere completamente l’incendio che ha danneggiato il panificio. Per evitare qualsiasi dubbio sull’intimidazione gli attentatori avevano lasciato due bottigliette di liquido infiammabile fuori dal negozio. Una firma in questi casi che parrebbe eliminare possibili dubbi sulla matrice del rogo e soprattutto sulle richieste di chi ha mandato questo segnale. Pochi giorni fa nella vicina Ficarazzi era stata messa a segno un’altra intimidazione con le stesse modalità ai danni del bar Pepito. Anche in questo caso sarebbe stata trovata anche una bottiglietta sporca di carburante. Anche in questo caso la titolare una donna di 58 anni ha detto di non avere mai subito minacce. Anche in quel caso sono intervenute alcune squadre dei vigili del fuoco in via San Francesco per limitare i danni alla struttura. Tra Casteldaccia e Altavilla Milicia poche settimane fa due auto erano state rubate all’imprenditore. Una delle due l'Audi A3 era stata rubata dalla concessionaria dell’imprenditore Gianluca Calì. L'auto ieri è stata trovata dai carabinieri in provincia di Caltanissetta, bruciata