PALERMO. Un operaio è morto nei pressi del costone roccioso alle spalle della stabilimento della Cola Cola in via Hegel a Palermo. L'uomo Vitale Mastrangelo 35 anni di Castronovo di Sicilia è volato dalla parete. I medici del 118 non hanno potuto far altro che constatare la morte. Sull'incidente indaga la polizia. L'operaio è morto questa mattina a Palermo mentre stava operando in parete per alcuni lavori di messa in sicurezza di una cava in disuso che si trova in via Rosario Nicoletti. L’uomo è precipitato da un’altezza di 50 metri. Nella zona sono intervenuti, i vigili del fuoco, i sanitari del 118 e anche i tecnici del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico della stazione di Palermo. Le indagini sono condotte dalla polizia. Sul posto c’è anche il medico legale e il magistrato di turno. Gli investigatori devono accertare se erano state rispettate nel cantiere tutte le norme di sicurezza. "Esprimiamo profondo cordoglio per la morte dell'operaio Vitale Mastrangelo e ci uniamo al dolore dei familiari per la sua tragica scomparsa". Lo afferma il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando. "Tutte le istituzioni devono intervenire di concerto affinché - aggiunge - siano utilizzati tutti gli strumenti a disposizione per aumentare i controlli e la sicurezza nei luoghi di lavoro". Vitale Mastrangelo, morto dopo un volo di 50 metri, lavorava per una ditta di Teramo che stava mettendo in sicurezza la cava che la Sis, la società che sta lavorando alla realizzazione del passante ferroviario. Qui la società doveva utilizzare la cava come discarica. Mastrangelo, ha 35 anni, insieme ad un gruppo di operai stava mettendo delle reti alle pareti della cava per evitare crolli. Il pm di turno ha disposto il sequestro dei cavi e delle reti utilizzate dall’operaio. Pare che in una non c’era il nodo di blocco. Sono stati nominati dalla polizia e dall’ispettorato del lavoro alcuni tecnici del soccorso alpino quali esperti per verificare i dispositivi di protezione individuale utilizzati nell’eseguire i lavori.