PALERMO. "Mercoledì ci sarà una commissione interna per verificare se tutte le procedure sono state svolte secondo quanto i regolamenti amministrativi interni impongono di fare. Trovo vergognoso che nello stesso Policlinico intitolato a Paolo Giaccone si sia consumato un tentativo di estorsione". Lo ha detto il rettore dell'Università di Palermo, Roberto Lagalla, in riferimento alla tentata estorsione sui lavori ad alcuni padiglioni del Policlinico di Palermo denunciata nell'operazione "Verbero" che nei giorni scorsi ha visto coinvolte 39 persone. Il rettore è intervenuto durante la cerimonia di consegna di un premio intitolato alla memoria del medico Paolo Giaccone, ucciso da cosa nostra nel 1982. All'iniziativa, promossa dai Lions all'istituto Don Bosco di Palermo, è presente anche il ministro dell'Interno Angelino Alfano. Lo Voi: oggi commercianti più sicuri. "Sicuramente la situazione attuale non è quella di 20 anni fa, credo che oggi ci siano le condizioni non solo per i professionisti ma anche per i commercianti di essere più al sicuro di quanto non lo fossero allora". Lo ha detto il procuratore di Palermo, Francesco Lo Voi, a margine della cerimonia di consegna, all'istituto don Bosco di Palermo, di un premio intitolato alla memoria di Paolo Giaccone, il medico ucciso da cosa nostra l'11 agosto 1982 per essersi rifiutato di modificare una perizia che avrebbe salvato dall'ergastolo un killer. All'iniziativa è presente anche il ministro dell'Interno, Angelino Alfano. "Il ricordo di Paolo Giaccone deve rimanere vivo in tutti noi - ha aggiunto - Giaccone muore per aver fatto il proprio dovere senza aver cercato alcuna situazione di pericolo, semplicemente per aver incontrato dei criminali nella propria professione". Tra i presenti alla cerimonia vi sono il presidente della sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo, Silvana Saguto, il prefetto, Francesca Cannizzo, il sindaco, Leoluca Orlando, il commissario straordinario antiracket, Santi Giuffrè, il questore di Palermo, Guido Longo, il rettore, Roberto Lagalla.