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Inchiesta sugli avvertimenti a Massaro: si indaga sulle riprese video

Procura e squadra mobile al lavoro sulla catena di rapine e sulle denunce dell' imprenditore che ha detto no al racket. Oggi colazione solidale

PALERMO. La Procura e la squadra mobile indagano sulla catena di rapine contro Francesco Massaro, il gestore della pasticceria via Ernesto Basile che ha denunciato pubblicamente di essere finito nel mirino del racket delle estorsioni e che ha manifestato la volontà di non pagare il pizzo. Gli inquirenti hanno ascoltato l' imprenditore, che per lunghi anni ha lavorato anche come cronista di nera al Giornale di Sicilia, si sono messi al lavoro sui colpi compiuti negli ultimi mesi e su pregiudicati e personaggi legati ai clan del mandamento mafioso nel quale ricade la pasticceria. Una zona della città sotto il controllo della cosca di Pagliarelli e sulla quale esercitano una forte influenza le famiglie di Porta Nuova. Le indagini sono alle prime battute e gli agenti si sono concentrati pure sulle riprese video in cui sono contenute le immagini delle rapine, ben 4 negli ultimi nove mesi.

«Io ai mafiosi i soldi del mio lavoro non li do - ha detto Massaro -. Vengano a prenderli, piuttosto. Coi loro sgherri e le loro impresentabili facce coperte dai passamontagna. Come fanno da anni. Come hanno provato a fare un mese fa nel mio bar, come hanno fatto mercoledì sera stavolta in gelateria. Erano in tre, addirittura.

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