PALERMO. Il Tribunale del Riesame di Palermo ha ordinato il dissequestro di Villa Giulia. Accolto dunque il ricorso del Comune, che aveva contestato, attraverso i suoi legali, i motivi dei sigilli. Villa Giulia, sostanzialmente, era stata "chiusa per degrado", per i continui danneggiamenti degli ultimi anni. Il gip, Agostino Gristina, aveva nominato l’architetto Michele Tinnirello come curatore dell’intera area, una sorta di commissario col compito riferire allo stesso giudice «con cadenza bimestrale circa lo status del bene sottoposto a sequestro». La villa, infatti, non era comunque chiusa al pubblico, anche se all’interno ci sono alcune zone delimitate dal nastro rosso. La condizione di Villa Giulia, soprattutto per quanto riguarda la struttura monumentale non è una faccenda dell’ultimo anno, ma affonda le radici in anni lontani. Adesso i giudici hanno adesso 30 giorni per il deposito delle motivazioni. "Ancora una volta i fatti sono più forti delle rappresentazioni fantasiose". È quanto hanno dichiarato il sindaco, Leoluca Orlando e il vicesindaco, Emilio Arcuri, nell'apprendere la notizia del dissequestro di Villa Giulia, disposto dal Tribunale del riesame. "Il riconoscimento pieno delle ragioni del Comune - hanno proseguito Orlando e Arcuri - rappresenta una conferma, ancora una volta, della serietà dell'impegno dell'Amministrazione comunale, a tutela del patrimonio storico della città e dei beni comuni, in aperto contrasto con l'inciviltà di quanti quel patrimonio deturpano con atti di vandalismo inaccettabili. Hanno prevalso il buonsenso e la buona giustizia sulla volgarità delle strumentalizzazioni politiche. Il dissequestro di Villa Giulia - hanno concluso Leoluca Orlando ed Emilio Arcuri - è la risposta più forte a quanti, in queste ultime due settimane, si sono affannati a rilasciare interviste e dichiarazioni di cui, onestamente, nessuno sentiva la mancanza".