PALERMO. Ci sono mazzi di fiori sul tratto di marciapiede dove ieri Tania Valguarnera, la giovane dipendente di Almaviva con la passione per la scultura, è stata travolta e uccisa da un'auto mentre stava andando al lavoro. I fiori li hanno lasciati i colleghi del call center, che questa mattina hanno organizzato un sit-in per chiedere al Comune di Palermo l'installazione di un semaforo pedonale all'incrocio tra la via Simone Cuccia e via Libertà. "Era un angelo, un'artista meravigliosa. La famiglia è distrutta. Le uniche parole della madre sono state: ha ucciso il mio angelo... deve morire - racconta una collega Rossella Stella, 40 anni, che da 12 anni lavora in Almaviva -. Chiediamo pene esemplari e l'istituzione del reato di omicidio colposo". I colleghi di Tania non riescono a darsi pace e come un mantra ripetono che "da anni chiedono l'installazione di un semaforo a chiamata, ma nessuno ha fatto nulla. Doveva per forza scapparci il morto?" "Questa è una strada maledetta - aggiunge Rossella Stella - abbiamo lanciato una petizione anni fa per chiedere l'installazione di un semaforo. Quell'uomo è sceso dalla macchina, l'ha vista e non ha fatto nulla. Una bestia... ma le bestie sono migliori". "Tania era una ragazza meravigliosa - dice ancora la collega - si era laureata e aveva raggiunto questo traguardo pagando gli studi con il lavoro nel call center, doveva sposarsi". Poi racconta: "Ieri eravamo in black out e eravamo affacciati alla finestra, quell'uomo è sceso dalla macchina, ha visto il corpo ed è scappato, abbiamo assistito a tutto e chiamato la polizia. Quell'uomo deve pagare con una pena esemplare". Al sit in è stato osservato un minuto di silenzio, seguito da un lungo applauso, per ricordare Tania Valguarnera. "Grazie per essere venuti - ha detto Fabrizio Guarnotta, che ha organizzato il presidio davanti alla sede di Almaviva - stiamo dimostrando senso di civiltà nonostante l'assurdità del momento. Non si può morire così". Intanto, i colleghi della giovane donna uccisa hanno promosso un'altra petizione per chiedere al Comune l'installazione di un semaforo pedonale nell'incrocio dove ieri si è verificato l'incidente. LA RICHIESTA. "La richiesta di istituire un semaforo pedonale a chiamata era stata avanzata durante la precedente consiliatura, ma il parere tecnico preventivo e vincolante da parte dell'ufficio traffico è stato negativo per ragioni tecniche. Prima la sede dell'ottava circoscrizione aveva sede proprio nel palazzo di via Cuccia dove si trovano la sede di Almaviva, della Corte dei Conti e di Alicos". Lo dice il presidente dell'ottava circoscrizione Marco Frasca Polara. "Chiederemo misure alternative al semaforo - aggiunge Frasca Polara - Ci sono cartelli con la scritta controlli elettronici della velocità e si dovrebbe transitare a 30 chilometri orari".