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Viale Lazio chiuso, proteste tra rabbia e timori

In 200 hanno manifestato contro la rimozione degli alberi. «Saranno tolti pure i lampioni, rischi per la nostra sicurezza»

Il sit in di protesta davanti al cancello del cantiere dell’anello ferroviario di viale Lazio

PALERMO. «Orlando giù le mani dai nostri alberi». È lo slogan che ieri mattina dalle 9.30 fino all’ora di pranzo, ha accompagnato la protesta per i lavori dell’anello ferroviario in viale Lazio e in via Sicilia. A partecipare alla manifestazione durante la mattinata sono state circa 250 persone. Il sit-in è stato organizzato dai gruppi di ricerca ecologica Sicilia (Gre) e dalla federazione siciliana dei Verdi.

 

Tra i manifestanti numerosi residenti e commercianti. Ad aderire alla protesta sono stati il comitato cittadino via Sicilia, Legambiente circolo Mesogeo e l'associazione siciliana Ricerca e Sviluppo. Ma non solo. In strada sono scesi anche alcuni consiglieri e il presidente dell’ottava circoscrizione. «La battaglia, oggi non può essere più il blocco dell'opera - afferma il presidente dei Gre, Bartolo Carollo -. La protesta si deve spostare sulle modalità di realizzazione e sulla disorganizzazione dell'amministrazione comunale nel gestire queste situazioni che incidono sulla vita dei cittadini, senza un piano di comunicazione e attuazione adeguato». Dei lavori, quelli per l’anello ferroviario, che stanno causando molti disagi a chi vive e lavora nei pressi di viale Lazio.

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