PALERMO. Ha usato di nascosto il bancomat del padre facendo un prelievo di 1200 euro. Oggi il gup l'ha rinviata a giudizio per detenzione e diffusione abusiva di codici di accesso a sistemi informatici o telematici. La vicenda è accaduta a Palermo. Il proprietario della carta, notando prelievi anomali alla lettura dell'estratto conto, ha sporto denuncia. Sono scattate le indagini che, anche grazie alle immagini della videosorveglianza della banca, hanno identificato nella ragazza l'autrice del prelievo. Il reato è procedibile d'ufficio, quindi il procedimento va avanti anche senza la querela della vittima che non si è costituita, però, parte civile. Il processo - l'imputata rischia fino a 5 anni di reclusione - comincerà a ottobre.