Palermo

Venerdì 22 Novembre 2024

Omicidio Discrede un anno fa, il fratello: fiducia nelle indagini

PALERMO. A quasi un anno dall’omicidio del fratello Daniele, Vito Discrede, ha scritto una lettera al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. "Eccellentissimo Presidente Mattarella, mi chiamo Vito Discrede, Suo concittadino, che Le scrive, con la speranza nel cuore e con una richiesta di giustizia sulle labbra, per rappresentarLe una storia, che tanti anni fa anche Lei ha vissuto negli aspetti più dolorosi”. Vito Discrede e la sua famiglia non hanno mai smesso di chiedere verità e giustizia per la morte del fratello ucciso ne corso di una rapina lo scorso 24 maggio davanti al suo negozio in via Roccazzo a Palermo mentre si trovava a bordo della moto con la figlia di 8 anni. Vito chiede di conoscere la verità visto che come scrive “il caso è avvolto nella nebbia e gli inquirenti ci hanno fatto sapere che si è trattato di una rapina finita male per la reazione di mio fratello e che le indagini continuano”. Vito scrive al presidente perché ci sono due cose che li accomunano: “Siamo palermitani e abbiamo perso un fratello per assassinio. Noi, presidente, restiamo fiduciosi e pieni di speranza sul lavoro di chi indaga ma è innegabile che il tempo logora e fiacca. Ma non ci arrendiamo”. Per l'anniversario della mortedi Daniele familiari e amici stiamo organizzando una giornata commemorativa, alla quale inviteremo le prime istituzioni cittadine, sindaco Leoluca Orlando, prefetto di Palermo Francesca Cannizzo e questore Guido Longo e il neo procuratore Ferdinando Lo Voi, al quale verrà recapitata la lettera che la mamma di Daniele a Natale inviò al pm Ennio Petrigni che indaga sul caso. “Perché – dice Vito - siamo fermamente convinti che le istituzioni debbano rappresentare sempre in punto di riferimento fermo per i cittadini specie nei momento bui. Inviteremo anche il Presidente Mattarella, nostro concittadino anche egli privato barbaramente di un fratello”.

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