PALERMO. La prima sezione della Corte di Appello di Palermo, presieduta da Gianfranco Garofalo, ha disposto la scarcerazione del boss Domenico Rancadore, accogliendo la richiesta dei legali del capomafia di Trabia, gli avvocati Salvatore Sansone e Ninni Reina. I difensori avevano chiesto al liberazione di Rancadore - detenuto in Inghilterra - sostenendo che la pena fosse prescritta. Condannato per associazione mafiosa a 7 anni di reclusione, il boss rimasto latitante fino all'agosto del 2013, fu raggiunto da un mandato di arresto europeo emesso dalla Procura Generale di Palermo. Nelle more di un combattuto procedimento di estradizione, che ancora pende davanti alla Corte di Giustizia inglese, è, come hanno sostenuto i legali, maturato il termine di prescrizione della pena pari al doppio della condanna inflitta (14 anni).