PALERMO. Della chiesa di padre Pino Puglisi è rimasta solo la prima pietra. Posata nell’ottobre del 2013 in pompa magna dal cardinale Paolo Romeo, col sindaco Leoluca Orlando al seguito, fu un avvenimento a corollario della beatificazione del sacerdote assassinato dalla mafia, avvenuta pochi mesi prima. Uno poteva pensare, legittimamente, che, finita la manifestazione, arrivassero i camion dell’impresa a piazzare il cantiere. E invece no: la prima pietra conteneva la pergamena benedetta dal Papa con l’atto formale di avvio del progetto. Ma a distanza di diciassette mesi siamo ancora nella fase dei bolli, delle approvazioni, delle riunioni, dei visti, della delibera. Che, peraltro, non si sa bene dove sia finita. Il carteggio fra la Regione, la presidenza del Consiglio e gli uffici dell’Urbanistica è in questo senso illuminante.
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