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Agguato al Cep, il Pm: "Dai cittadini nessun aiuto"

"Nel corso di questa indagine abbiamo riscontrato la totale assenza di collaborazione dei cittadini davanti ad un episodio che avrebbe, invece, dovuto scuotere la popolazione." Così il pm di Palermo Alessandro Picchi ha descritto il clima di omertà che ha fatto da contorno all'indagine sulla sparatoria in cui venne ucciso, l'1 ottobre del 2014, Maurizio Quartararo

PALERMO.  «Nel corso di questa indagine abbiamo riscontrato la totale assenza di collaborazione dei cittadini davanti ad un episodio che avrebbe, invece, dovuto scuotere la popolazione per le modalità in cui si è svolto e invece c'è stato il silenzio totale sia dei testimoni che delle vittime e dei loro familiari assolutamente consapevoli di quanto era accaduto».

Così il pm di Palermo Alessandro Picchi ha descritto il clima di omertà che ha fatto da contorno all'indagine sulla sparatoria in cui venne ucciso, l'1 ottobre del 2014, Maurizio Quartararo e vennero feriti il fratello Umberto e Maria Maniscalco, una passante. L'agguato avvenne nel mercato rionale del quartiere Cep in pieno giorno e alla presenza di decine di persone, «nessuna
delle quali - ha confermato il capo della Mobile Maurizio Calvino - ha dato un aiuto agli investigatori». L'indagine che ha portato all'arresto dei cinque presunti responsabili è stata condotta congiuntamente da polizia e
carabinieri.

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