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Giardinello, il Tar reintegra il sindaco del Comune sciolto per mafia

Si tratta del primo caso in Sicilia di un sindaco che viene riammesso nelle proprie funzioni dopo un decreto di scioglimento per infiltrazioni mafiose

PALERMO. Il Tar del Lazio ha accolto il ricorso presentato dall'ex sindaco di Giardinello Giovanni Geloso e dai membri della sua giunta e del Consiglio Comunale che si erano opposti al provvedimento di scioglimento del comune per mafia disposto dal Consiglio dei Ministri.

Si tratta del primo caso in Sicilia di un sindaco che viene riammesso nelle proprie funzioni dopo un decreto di scioglimento per infiltrazioni mafiose. Il Comune era difeso dagli avvocati Giovanni Immordino e Giuseppe Nicastro. Il Tar del Lazio, presieduto da Luigi Tosti, "annulla i provvedimenti impugnati, con il conseguente obbligo per l'attuale gestione straordinaria intimata di disporre la piena reintegrazione dei ricorrenti nelle proprie funzioni, con definitivo passaggio delle consegne da effettuarsi entro 30 giorni dalla data della comunicazione in via amministrativa - o della notifica a cura di parte se anteriore - della presente sentenza, ferma restando la validità ed efficacia degli atti dagli stessi perfezionati medio termine e comunque non oltre la predetta data". Lo scioglimento era avvenuto nell'agosto del 2014.

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