PALERMO. Il Tar della Sicilia ha confermato il blocco dei lavori per la costruzione di un albergo sul lungomare di Cefalù. La società Cfc stava realizzando un progetto che l'ufficio tecnico comunale aveva giudicato in alcune parti non conforme alle norme edilizie. Per consentire all'impresa di «sanare» le irregolarità, il Comune aveva proposto alcune prescrizioni (cessione di aree per uso pubblico, parcheggi e verde) che la società proprietaria dell'albergo non ha seguito. È così scattato il fermo dei lavori che ora il Tar ha confermato. Intanto, proprio qualche giorno fa il Comune di Cefalù ha dichiarato il dissesto finanziario. Nell'ultima ricognizione contabile sono stati accertati debiti per oltre 12 milioni e 790 mila euro. Sono il frutto di operazioni giudicate irregolari sia dalla relazione del collegio dei revisori sia dalla Corte dei conti. Le gestioni che avrebbero provocato le condizioni del dissesto sono quelle del periodo compreso tra il 1999 e il 2012. Tra le irregolarità emerse anche fittizi avanzi di bilancio per quasi 4 milioni: servivano a giustificare spese prive di copertura. La Procura della Corte dei conti ha aperto un'indagine sulle responsabilità.