PALERMO. Cento chilometri di piste ciclabili. La chiamano «mobilità dolce», anche se a volte è una faticaccia e bisogna pedalare. Ma, certo, l’idea è ambiziosa. E, soprattutto, si presta alla sua effettiva realizzazione visto che è «calata» in una città che si offre benissimo alle due ruote, in ragione della sua orografia pianeggiante. «Ci riusciremo, ci riusciremo», rassicura l’assessore alla Mobilità Giusto Catania.
Siccome dice che il progetto sarà realizzato in due anni, quando ancora questa amministrazione sarà in carica, ci sarà tempo e modo di controllare se questa sarà solo una promessa da marinai. Il fine è di avere, sostanzialmente in quasi tutta Palermo, a giudicare dalle tabelle che sono state fornite dall’amministrazione, delle «strisce» riservate alle bici, riducendo così il pericolo. Entro due anni vedranno la luce le piste da disegnare sulla sede stradale. Successivamente si passerà al tratto di lungomare Mondello-Cala, al collegamento Bonagia-Oreto e a quello tra via Venere e piazza Vittorio Veneto.
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