Rifiuti/560 Maurizio Castagnetta da via Salvatore Puglisi In via Salvatore Puglisi il problema è diventa ancora più serio. Nessuno viene a togliere questa discarica. Non si può neanche girare nella traversa, la spazzatura e ovunque. È una vergogna Tiziana Randazzo da via Nicolò Cacciatore Quello che c'è da due giorni davanti alla scuola «Ignazio Marabitti» in via Nicolò Cacciatore è una vergogna. I rifiuti sono ovunque. (La Rap offre nuovi servizi per contrastare il fenomeno dell'abbandono illecito di rifiuti ingombranti. Il nuovo servizio di ritiro a domicilio, che prevede la gratuità del ritiro per cittadini, scuole ed enti non profit fino a tre pezzi, è infatti adesso prenotabile anche online, tramite il sito dell'azienda www.rapspa.it. Tramite il portale è possibile richiedere il ritiro di un massimo di tre pezzi fra ingombranti (mobili, materassi, sedie, ecc), rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (dal piccolo hard-disk fino ai grandi elettrodomestici), oggetti di metallo, legno, plastica o vetro particolarmente ingombranti. Per info: 800.237713 da rete fissa, oppure 091.6491303 da rete mobile) Buche e marciapiedi/120 Valentino Berizia da via Perpignano Le strade della città sono ridotte a un colabrodo come, per esempio, in via Perpignano. Serve un intervento urgente dell’amministrazione. Assistenza/71 Rosario Corso Ci vuole più attenzione per le fasce deboli della società. La povertà aumenta sempre di più. (Ad oggi sono diecimila le persone iscritte in graduatoria per l’assegnazione della casa popolare a Palermo e solo 280, dal 2006 ad ora, le abitazioni che sono state assegnate. Eppure, nonostante queste cifre, in appena 106 hanno fatto richiesta al Comune per usufruire del contributo alloggiativo. Si tratta di una misura che prevede il pagamento - a carico dell’amministrazione - dell’affitto di una casa nei limiti dell’importo massimo di 7200 euro annui. Contributo rinnovabile per tre anni. «Questi dati - ha commentato l’assessore alle Politiche sociali, Agnese Ciulla - fotografano una realtà paradossale, fatta di gente che chiede aiuto ma che non sempre è disposta a riceverlo. Tutti vogliono la casa popolare – ha detto l’assessore Ciulla – e nessuno comprende che al momento la casa per tutti non c’è») Verde/67 sms firmato da viale Praga La villetta che si trova fra viale Praga e via Ausonia si trova in uno stato assoluto di degrado e abbandono.Nessuno controlla il territorio. I vandali hanno distrutto i lampioni e per terra ci sono rifiuti ed erbacce. Questa villetta fino a due/tre anni addietro è stata meta e ritrovo per bambini, adulti e ragazzi. Col tempo si è trasformata in una discarica, i giochi per bambini sono stati divelti, abbattuti e tolti, in ultimo questo inverno anche i lampioni, già spenti da anni, distrutti. (Circa 140 addetti per curare 7 milioni di metri quadri di verde. Ogni dipendente del settore verde si deve occupare di 50 mila metri quadrati. Sono i numeri a disposizione del settore Ville e giardini del Comune. Ai ruoli dell'amministrazione va poi aggiunto l'ampio bacino dei 600 lavoratori ex Gesip. «In realtà - avverte l'assessore al Verde Francesco Maria Raimondo - si tratta di manovalanza, non è personale con una cultura funzionale a realizzare interventi sul verde». Non va meglio in altre città d'Italia. Nella Capitale sono 16,5 i metri quadri di verde a disposizione di ciascun abitante e più di 130 mila quelli affidati a ciascun addetto. La riduzione dell'organico è stata del 70 per cento: da 1.200 addetti nel 1995 ai 357 del 2010. Numeri in calo anche a Genova, dove il verde per abitante è pari a 17,3 metri quadri. I dipendenti dell'Azienda servizi territoriali, che si occupa della manutenzione di oltre 1 milione 300 mila metri quadri di parchi e giardini, sono passati da 500 a poco più di 350. A Torino il 95 per cento del servizio è affidato a una ditta esterna. Il restante è nelle mani di 250 persone tra amministrativi, tecnici e giardinieri. E nella vicina Catania i 13 dipendenti comunali si occupano del solo parco Bellini, avendo il Comune dato in appalto quasi l'intero servizio) Illuminazione/43 sms firmato da via Oreto La zona Oreto è al buio. La sera, quando i piccoli negozi chiudono, la paura per gli scippi e le rapine cresce. Da parecchi giorni sono state fatte delle segnalazioni, ma senza risultato. (Dopo più di due anni dalla consegna dei progetti da parte di Amg al Comune, due dei quattro piani per il rifacimento della rete d’illuminazione cittadina – finanziati con fondi Fas per 15 milioni di euro – sono arrivati in gara d’appalto. Ad essere completamente rinnovato sarà il cosiddetto «quadrilatero Sciuti-Lazio-Libertà», una delle zone cittadine in cui l’impianto d’illuminazione è più vetusto. Un secondo progetto, che interesserà il rifacimento della rete nella zona compresa tra via Oreto, la stazione centrale e Villa Giulia, invece, è stato definitivamente approvato dalla giunta comunale nelle settimane scorse)