PALERMO. Sarà garantito per tutto il 2015 il servizio di pulizia nelle scuole, affidato alle cooperative. Sono stati, infatti, trovati i fondi per il pagamento di 519 collaboratori scolastici della provincia, appartenenti alle cooperative Comitini, Pubblica istruzione, Istruzione pubblica, 30 Aprile e Service, che da anni svolgono questa attività di pulizia e sorveglianza degli istituti scolastici, ma sempre con la spada di Damocle del blocco dei pagamenti.
La copertura, circa 20 milioni di euro, è contenuta in un emendamento al testo del decreto Milleproroghe, approvato dalle commissioni Bilancio e Affari costituzionali delle Camera, adesso inviato all'aula con la richiesta di fiducia del governo per spedirlo al più presto al Senato, dove è atteso per la seconda lettura «blindata» entro il 3 marzo.
C’è la mano del sottosegretario all’Istruzione, Davide Faraone (Pd), e dei senatori Renato Schifani e Simona Vicari (Ncd), nella soluzione trovata anche per quest’anno all’incertezza nella prosecuzione di un servizio essenziale.
«I lavoratori possono finalmente tirare un sospiro di sollievo», afferma Danilo Borrelli, segretario generale della Uil Temp Palermo, che spiega: «La copertura è stata garantita per tutto il 2015.
L’emendamento governativo, presentato dal sottosegretario Faraone e dai due senatori palermitani, è contenuto nel decreto Milleproroghe. Un passo importante, secondo questo sindacato, perché tutela centinaia di famiglie, ma soprattutto prevede la possibilità di soluzione stabile in tempi rapidi».
Continua Borrelli: «Per definire l’accordo, mettere fine ad anni di precarietà e riformare il settore, la Uil Temp, assieme ad altre organizzazioni confederali, ha chiesto l'attivazione di un tavolo di confronto con il dirigente regionale scolastico, Maria Luisa Altomonte, e con Faraone, che ha già assicurato la sua presenza».
«Risponde a principi di una corretta gestione dell'istruzione pubblica la proroga delle convenzioni attivate dall'Ufficio scolastico provinciale per i contratti dei collaboratori che lavorano all’interno delle scuole — aggiunge Schifani —. In questo modo sarà garantita la continuità delle attività scolastiche, così come avevo chiesto già durante l’esame della legge di Stabilità, con un emendamento a mia firma e di altri senatori. In questo modo il governo ha mantenuto l'impegno che aveva assunto in quella sede».
Un servizio partito nel 2000 e caratterizzato dalla precarietà, tanto che appena un paio di anni fa gli oltre 500 collaboratori si ritrovarono in piazza per protestare per i gravissimi ritardi nel pagamento degli stipendi. Proteste a cui seguirono gravi disagi per le scuole, anche perché questi lavoratori rappresentano il 25 per cento dell'intero organico di collaboratori.
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