PALERMO. L’inquilino del piano di sotto la tormentava, tanto che la giovane studentessa palermitana non usciva più di casa e non frequentava l’Università. Così, dopo le indagini degli agenti del commissariato Portanuova, il Giudice delle indagini preliminari del tribunale di Palermo, ha imposto all’uomo di 62 anni la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati da una universitaria. L’uomo, negli ultimi due anni avrebbe reso impossibile la vita alla studentessa, Infastidito, a suo dire, dai rumori (veri o presunti) degli inquilini si è recato dietro la porta della giovane, a qualsiasi ora del giorno e della notte, bussando e percuotendo l’uscio con pugni e calci. In altre occasioni, invece, il vicino ha atteso la ragazza nell’androne condominiale allo scopo di insultarla, aggredendo i suoi accompagnatori. La vita della giovane, intimorita dagli atteggiamenti dell’inquilino, ben presto è cambiata: le continue vessazioni e il timore di riceverle, l’hanno costretta a modificare le sue abitudini. Ogni scusa sarebbe stata buona per insultare e molestarla. La ragazza, terrorizzata, temendo di incrociare l’uomo, infatti, ha smesso persino di frequentare i corsi universitari o di uscire sola dalla sua abitazione. Finché lo scorso dicembre l’escalation di ingiurie e minacce è culminata in una vera e propria aggressione, nei confronti del fidanzato della ventiduenne. Il sessantaduenne, accortosi dell’arrivo della coppia, ha atteso i due nei pressi dell’ascensore dell’androne del palazzo. Il fidanzato, presente, si è frapposto tra i due, al fine di proteggerla, provocando la reazione dell’uomo che, irato, lo ha afferrato e scaraventato contro una parete provocando lievi lesioni. A questo punto la giovane si è rivolta agli agenti.