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Palermo, tensione all'Amat tra i dirigenti e gli operai: interviene la polizia

PALERMO. Attimi di tensione nella sede dell'Amat, l'ex municipalizzata che si occupa del trasporto pubblico urbano, dopo l'assemblea dei lavoratori tenutasi oggi pomeriggio. Un gruppo di circa 50 dipendenti ha chiesto un incontro al Cda per discutere alcuni dei problemi interni che sta attraversando l'azienda. Il management però si è opposto ed ha chiesto l'intervento della Digos nei locali di via Roccazzo. Sospesa la seduta del Cda. Soltanto in serata con la mediazione dei poliziotti, si sono calmati gli animi tra i dipendenti, che hanno abbandonato la sede dell'Amat. A far scattare la protesta sarebbe stata la decisione di mettere alcuni impiegati fuori mansione, appesantendo i carichi di lavori per un numero sempre più ridotto di dipendenti. Ieri si è tenuto un sit-in dei lavoratori contro i ritardi nel pagamento degli stipendi, l'assenza di un piano industriale e del contratto di servizio. I sindacati hanno chiesto un incontro al sindaco Leoluca Orlando; mentre il Cda li ha già convocati per giovedì prossimo.

“Cercavano di entrare mentre svolgevamo la riunione del Cda – dice Diego Bellia uno dei componenti del Cda – In modo molto energico e aggressivo. Modi che abbiamo censurato e così abbiamo deciso di chiamare la Digos. Del resto avevamo convocato i sindacati per affrontare la vertenza il prossimo 26 febbraio. Era quella la sede per definire le questioni sollevate in modo poco ortodosso da una quindicina di lavoratori che facevano capo alla Uil e alla Ugl, dunque non un fronte compatto. L’azienda sta facendo il massimo per garantire servizi e stipendi. Ha anticipato 6 milioni per pagare gli stipendi ai lavoratori, i fornitori e il carburante, mentre attendiamo ancora i soldi dalla Regione. E’ stato emesso il mandato ma non è ancora arrivato un euro. Le questioni legate alle mansioni saranno affrontate il 26. Al momento a noi interessava potenziare il servizio di verifica sugli autobus e ci siamo riusciti visto che in questi ultimi mesi chi sale sugli autobus paga il biglietto. Tanto che sono aumentati gli abbonamenti”.

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