PALERMO. Una distesa di fuliggine e pulviscolo che ha raggiunto il piano superiore, infilandosi ovunque anche dentro i cassetti. E poi l’odore acre di bruciato e il buio. Il giorno dopo l’incendio alla biblioteca regionale «Alberto Bombace», di corso Vittorio Emanuele è tempo di sopralluoghi. Il direttore Francesco Vergara, ieri mattina, ha accompagnato la sorvintendente ai Beni culturali Lina Bellanca tra i corridoi dello storico immobile. «Ma per la stima dei danni è ancora troppo presto - tiene a precisare la Bellanca -. Ho voluto personalmente rendermi conto della situazione, ma la scarsa illuminazione non ha permesso di effettuare tutti i rilievi necessari. Domani (oggi per chi legge n.d.r.) i miei collaboratori si recheranno sul posto per fare un ulteriore sopralluogo». Il direttore della biblioteca, però, non ha perso tempo e ha già avviato la macchina operativa per tamponare l’emergenza con l’obiettivo di riaprire al più presto le porte. «Sono tra 250 e 300 gli utenti in media che si recano ogni giorno in biblioteca - sottolinea Vergara -. Per continuare a fornire assistenza agli studiosi cercheremo di rispondere tempestivamente via email a tutte le richieste di aiuto e, quando possibile, inviare documenti e volumi in formato digitale per la consultazione. Ci vorrà almeno una settimana prima che la biblioteca possa tornare a essere frequentata». Operai al lavoro, ieri mattina, per rimettere in funzione l’autoclave andato in tilt dopo l’incendio. «Ci siamo accorti che l’acqua non usciva più dai rubinetti del bagno - sottolinea Vergara - ma già stamattina (ieri per chi legge n.d.r.) l’elettricista ha risolto il problema». Fuori uso anche l’impianto d’allarme e l’antifurto. «Fortunatamente l’allarme ha funzionato tempestivamente e ha permesso di evacuare celermente i locali - spiega il dirigente - ma le fiamme hanno successivamente bruciato alcuni fili». Ad avere bisogno di manutenzione anche l’allarme antincendio e quello dell’illuminazione che, in alcune aree della biblioteca non funzionano più. È al piano terra dell’edificio che si è concentrata la maggioranza dei danni. Anneriti dal fumo e dalle fiamme la portineria, una scrivania, diversi armadi e alcuni raccoglitori per le schede identificative dei volumi. Gli altri disagi li ha provocati la fuliggine. «La prima cosa da fare è avviare la pulizia straordinaria - continua Vergara -. Il pulviscolo è andato ovunque e può essere pericoloso se inalato in grosse quantità. Prima di far entrare studenti, studiosi e personale sarà necessario ripulire stanze e corridoi. Cominceremo già da domani. Solo dopo sarà possibile riaprire la biblioteca, ma bisogna ideare un percorso alternativo da via del Giusino per far accedere gli utenti. L’ingresso di corso Vittorio Emanuele è attualmente fuori uso e lo sarà anche tra una settimana». Ancora sconosciute le cause dell’incendio. Saranno i vigili del fuoco, intervenuti domenica, ma anche i poliziotti a dover stabilire cosa ha provocato l’incendio.