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Ventuno condanne a presunti boss e gregari del clan di Bagheria

PALERMO. Oltre un secolo di carcere è stato inflitto dal gup di Palermo Maria Pino a 21 presunti boss, gregari e taglieggiatori del clan mafioso di Bagheria, accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa, estorsione, rapina, detenzione di armi e danneggiamento. Assolti Michele Cirrincione e Vincenzo Galliano.

Accogliendo le richieste dei pm Francesca Mazzocco e Caterina Malagoli, il gup ha condannato Pietro Liga, a 10 anni e 6 mesi; Salvatore Lauricella, a 14 anni; Rosario La Mantia, a 14 anni e 6 mesi; Pietro Tirenna, a 4 anni e 8 mesi; Roberto Ruta, a 2 anni; Michele Rubino, a 1 anno e 2 mesi; Salvatore Giuseppe Bruno, a 8 anni e 7 mesi; Raffaele Purpi, a 3 anni; Giuseppe Salvatore Carbone, a 2 anni e 10 mesi; Rosario Ortello, a 1 anno; Raffaele Catanzaro, a 2 anno e 4 mesi; Francesco Centineo, a 10 anni e 6 mesi; Dirs Mozhadir, a 12 anni; Giacinto Di Salvo, a 12 anni; Francesco Lombardo, a 14 anni; Sergio Flamia, a 5 anni e 8 mesi (con l'attenuante speciale per i collaboratori di giustizia); Antonino Zarcone, a 2 anni e 6 mesi; Salvatore Fontana, a 4 anni e 4 mesi; Vincenzo Gennaro, a 3 anni; Silvestro Girgenti, a 10 anni; Vincenzo Graniti, a 10 anni.

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