PALERMO. Il tribunale di Palermo ha condannato, per traffico di stupefacenti a 61 anni di carcere, complessivamente, sei persone accusate a vario titolo di un traffico di droga tra Sicilia, Campania e Lombardia. Due gli assolti - Antonino e Vincenzo Tufano -; per Pasquale Tufano il tribunale ha dichiarato il non doversi procedere per morte dell'imputato.
La pena più alta (20 anni) è toccata a Vito Badalamenti, a 13 anni è stato condannato Nunzio Badalamenti, a 15 Rosario Salvia, a 6 Luca Rosa, a 5 Gerardo Rosa e a 2, pena sospesa, Salvatore Primavera. Il processo nasce da una indagine della Finanza che ipotizzò un traffico di marijuana tra Sicilia, Campania e Lombardia gestito da una banda di pregiudicati di Partinico. A capo dell'organizzazione sarebbero stati Vito e Nunzio Badalamenti, padre e figlio, che con l'aiuto del compaesano Rosario Salvia, avrebbero smerciato al nord la droga coltivata nel napoletano da Tufano. La tesi non è stata accolta, però, dai giudici che hanno assolto i due.
Successivamente i Badalamenti avrebbero cominciato a coltivare in proprio la marijuana a Partinico e da lì l'avrebbero spedita a Bergamo. Nel 2007 la Guardia di finanza, nell'ambito dell'inchiesta, ha intercettato un carico di 11 chili di "erba".
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