PALERMO. Ripartono i lavori per la realizzazione dell' impianto carburante in via Ernesto Basile a Palermo e, insieme a loro, tornano anche le proteste. Le ventisei famiglie coinvolte tra i civici 202 e 204 che rischiano di ritrovarsi con l’impianto a ridosso delle loro case sono scese ieri in strada mentre la ditta esecutrice sradicava i primi alberi nella zona per permetterne l’installazione. Sul posto è intervenuto il 118 a causa del malore di una cittadina. La ditta esecutrice aveva già iniziato i lavori un anno e mezzo fa ma i residenti insieme ad alcuni esponenti della IV Circoscrizione, ritenendo scaduta la concessione, ne avevano chiesto la sospensione in autotutela nelle more di fare chiarezza sulla vicenda. Il Comune in questo periodo avrebbe dovuto trovare delle soluzioni alternative ma, ad oggi, non ha dato risposte. “Siamo a fianco dei cittadini - sostengono il presidente della IV Circoscrizione Silvio Moncada e i consiglieri Serena Potenza, Luca Reina e Roberto Mancuso - bisogna salvaguardare la salute dei cittadini e l’ambiente. Ci appelliamo alle istituzioni preposte – continuano - affinché trovino soluzioni alternative per impedire la realizzazione dell’impianto in via Basile che di fatto, se realizzato, murerebbe i cittadini all’interno delle proprie abitazioni e impedirebbe l’accesso alle proprie case ai residenti portatori di handicap. Speriamo prevalga il buon senso da parte di tutti”.