Palermo

Venerdì 22 Novembre 2024

Palermo, inchiesta sul Capodanno 2013 del Comune: tre gli indagati

PALERMO. La scelta di affidare il concerto di Capodanno del 2013 all’associazione culturale «Levana» dell’imprenditore Manfredi Lombardo, che portò in piazza Politeama Max Gazzè, fu comunicata dal Comune a pochissimi giorni dall’evento. E tra mille polemiche. Furono gli stessi uffici dell’assessorato alla Cultura a chiarire con una nota che «l’allungamento dei tempi» era stato legato a dei «controlli», essendo giunte «in modo anomalo» diverse proposte «da parte di differenti operatori che prevedevano lo stesso artista», ovvero Vinicio Capossela. I dubbi sull’operato del Comune furono sollevati da più parti, a cominciare da alcuni imprenditori che erano stati esclusi. Dubbi che sono stati fatti propri ora anche dalla Procura che ha appena chiuso le indagini relative a presunte irregolarità proprio nell’affidamento dell’evento dal costo di 128 mila euro all’associazione «Levana». Sono tre le persone iscritte nel registro degli indagati, al quale è in corso di notifica l’avviso di conclusione delle indagini. Si tratta di Ferdinando Ania, dirigente del settore Attività culturali di Palazzo delle Aquile, e del funzionario Salvatore Tallarita - entrambi facevano parte all’epoca della commissione di valutazione che attribuì l’organizzazione dell’evento all’associazione di Lombardo: sono accusati di abuso d’ufficio. Di falso dovrà rispondere invece lo stesso Lombardo perché — secondo la ricostruzione della Procura - al momento dell’affidamento dell’organizzazione del concerto non sarebbe stato in possesso del Durc, il documento che certifica la regolarità contributiva. Documento senza il quale neanche avrebbe potuto partecipare alla gara. L'ARTICOLO INTEGRALE NELLE PAGINE DEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA

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