PALERMO. C’è un presidente, un consiglio di amministrazione, un comitato d’onore, un milione come dotazione finanziaria iniziale. Nasce una fondazione con tutti gli organi statutari che dovranno essere retribuiti. E, sia pure con le migliori intenzioni, costosa. I soldi? Forse ci sono e forse no. Si chiama «Manifesta 12» ed è il nuovo organismo, fresco fresco di battesimo da parte del Consiglio comunale nell’euforia di fine anno, che metterà Palermo nella rotta degli eventi culturali internazionali. Come? Organizzando in città nel 2018 la dodicesima edizione di «Manifesta», celebre appuntamento con l’arte visuale contemporanea del livello della «Biennale di Venezia» e di «dOCUMENTA». La caratteristica di questo evento risiede nel fatto che ogni due anni è itinerante. Da Rotterdam a Lubiana, da Nicosia a Francoforte: queste alcune delle tappe dal 1996 a oggi. Nel 2016 la sede sarà Zurigo, la sede legale è ad Amsterdam. La delibera è passata quasi in sordina, senza essere al centro di una delle molte conferenze stampa fissate nell’agenda della giunta. Sala delle Lapidi l’ha fatta passare con 27 sì e 2 astenuti. Il documento spiega - dopo il defatigante burocratese zeppo di «premesso», «atteso», «ritenuto», «considerato» e «visto» - che la prima cosa da fare è sganciare oltre mezzo milione alla fondazione internazionale a titolo di «iscrizione una tantum necessaria per attivare la collaborazione». E sono i primi soldi. Ma ne servono altri 3,5 milioni «da versare in rate al nuovo soggetto giuridico» che avrà di suo una dotazione finanziaria di un milione. E precisamente: 300 mila euro entro il 30 giugno prossimo, 500 mila «prima del 31 gennaio 2016» e 2,6 milioni entro il 31 gennaio 2017. L'ARTICOLO INTEGRALE NELLE PAGINE DEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA