Rifiuti/459 D. N. da via Colapesce In via Colapesce, davanti al civico 12, all’Addaura, in prossimità del cassonetto, giacciono abbandonati 10 sacchi neri contenenti lastre frammentate di eternit in evidente stato di sfaldatura. I sacchi sono forati ed i frammenti sono sparsi sulla strada. Tale situazione, oltre a pregiudicare il decoro cittadino di una zona balneare densamente frequentata e ad essere segno di profonda inciviltà, crea un gravissimo allarme nella popolazione per il pericolo che incombe su tutti coloro che si trovano a passare da quelle parti. È scientificamente dimostrato, infatti, che l'esposizione alle fibre di amianto è associata a malattie dell'apparato respiratorio (asbestosi, carcinoma polmonare) e delle membrane sierose, principalmente la pleura (mesoteliomi). (Si avvia verso la sua fase conclusiva il nuovo bando di affidamento del servizio di rimozione e smaltimento di amianto dalle strade della città. Centocinquantamila euro, IVA compresa, per circa centotrenta tonnellate di oggetti di eternit abbandonati. Prelevate al momento oltre centoventi tonnellate. La gara comunale del 2014 l'ha vinta una ditta di Monreale, la Dg-Eco. Il nuovo bando, invece, scadrà domani 8 gennaio. Entro un mese il servizio dovrebbe essere affidato. Nel frattempo si continua a lavorare alla rimozione dell’amianto in strada. I dati ufficiali sono stati forniti dall’ufficio Ambiente del Comune che, con una squadra di ispettori continua ad effettuare sopralluoghi per verificare le segnalazioni inoltrate dalla polizia municipale, dagli operatori della Rap, ma anche quelle degli stessi residenti, «stanchi di vedere Palermo deturpata» da questo materiale pericoloso. In sette mesi, a partire dallo scorso mese di aprile, dalle strade di Palermo è stata rimossa in media quasi una tonnellata per ogni giornata lavorativa). Traffico/146 Giovan Battista Lo Iacono da via Monte Pellegrino In via Monte Pellegrino, all'altezza dell'ufficio postale, le strisce pedonali finiscono contro un una base rialzata e un palo... Potature/79 Provvidenza Lo Nigro da via Pitré Abito in via Pitré 195/a. Da circa un anno segnalo alla circoscrizione la mancata potatura di un albero che arriva fin dentro il mio balcone al 2° piano. L’estate scorsa non potevo neanche aprire le imposte perché le api e le zanzare invadevano la stanza. Come potete notare dalla foto i balconi sono invasi dai rami. (Il Comune di Palermo ha un programma di interventi che viene aggiornato annualmente. Le potature, però, spesso subiscono dei rallentamenti a causa di operazioni «extra» e urgenti. Ad oggi, gli operai impiegati nel servizio di potature sono circa 50, suddivisi in 6 squadre. Purtroppo le attese risorse per la formazione di nuovo personale non sono arrivate con l’approvazione del bilancio comunale. La manovra ha destinato circa 700 mila euro alla cura del verde cittadino, ma la priorità restano i giardini. La buona notizia riguarda i mezzi meccanici in azione: da gennaio il Comune disporrà di due cestelli elevatori, una piattaforma a ragno e due nuove auto a supporto delle squadre di potatura. Nel piano di riorganizzazione ideato dall'assessorato, il capitolo risorse umane resta, invece, la nota dolente). Centro storico/15 G.A. da corso Vittorio Emanuele Sono una residente e commerciante di corso Vittorio Emanuele, altezza Cattedrale, rimango indignata per l'ennesima volta da questa amministrazione che da anni lascia al buio e senza luminarie questo tratto di strada nel periodo Natalizio. E pensare che il Natale è un evento religioso e per i turisti che arrivano in città la prima meta è proprio la Cattedrale. I primi di dicembre abbiamo presentato in circoscrizione anche una raccolta di firme ma nulla è stato fatto. Chiedevo e chiedo ancora chi ha controllato tutti questi appalti tra luminarie ed eventi vari in città e a pseudo onlus? Dopo tante instistenze con il Comune abbiamo ottenuto solo delle ridicole luminari sui pali che vanno da Porta Nuova fino alla fine di Villa Bonanno il tratto di strada di corso Vittorio Emanuele angolo con piazza della Vittoria e via Simone di Bologni e la Cattedrale è rimasto al buio e sporco come sempre. Vorrei dire al signor sindaco: non credo che continuando in questo modo Palermo possa entrare a far parte dell'Unesco. La Cattedrale vive nel degrado più assoluto. Non è un buon biglietto da visita e io sono stanca di indignarmi davanti alle lamentele dei turisti.