PALERMO. "Evidentemente c'è stato un errore. Un errore in fase di progettazione o di esecuzione. Noi abbiamo avviato un'inchiesta interna per cercare di trovare i responsabili. Non abbiamo alcuna intenzione di sovrapporci all'inchiesta delle procura di Termini Imerese con cui collaboreremo". Lo ha detto il presidente dell'Anas Pietro Ciucci che è sul viadotto Scorciavacche, nel palermitano, dopo il cedimento di parte del piano stradale sulla Palermo-Agrigento, per verificare cosa sia avvenuto. "Non ho intenzione di dimettermi per quanto successo qui, nei pressi del viadotto Scorciavacche. Il mio mandato è nelle mani del presidente del Consiglio Matteo Renzi e del ministro Maurizio Lupi". Ciucci ha effettuato un sopralluogo sulla statale. "Il tratto di strada è stato aperto come prevedono le norme con certificato di agibilità rilasciato dal direttore dei lavori e da un collaudo provvisorio eseguito da ingegneri nominati dell'Anas. Il collaudo definitivo si fa ad opera conclusa”. "È successa una cosa che non doveva succedere. È una cosa grave come ha detto il procuratore di Termini Imerese. Sono qui per rendermi conto di quanto è successo. La strada verrà ripristinata dalla società che ha eseguito i lavori. Il danno è quantificato in 200 mila euro che sarà tutto a carico dell'impresa che ha eseguito l'opera. Sono stati gli stessi tecnici della ditta e i nostri dell'Anas a capire che stava franando il tratto di strada. Ho disposto la chiusura sapendo che avrei fatto una brutta figura. Ne ero consapevole. Ma si dovevano tutelare i nostri utenti e non c'è stato alcun tentennamento sulla decisione da prendere". E ancora: "Quello che ho sempre detto in questi anni che sono stati stanziati sempre meno soldi per la manutenzione della statali e autostrade. Ci sono viadotti che necessitano di interventi urgenti che sono stati realizzati decine di anni fa. In questo ultimo periodo è stato stanziato un miliardo di euro attraverso le varie leggi e noi li abbiamo tradotti in 550 progetti. Certo servirebbero più risorse per mettere in sicurezza la viabilità". "Abbiamo immediatamente contestato al Contraente Generale il difetto di esecuzione dell'opera e al contempo gli Uffici di Alta Sorveglianza hanno avviato tutti gli accertamenti tecnico contrattuali per la verifica delle cause del dissesto. Al termine dell'inchiesta affidata ad una commissione composta da dirigenti e da un professionista esterno esperto di geotecnica l'Anas proporrà le necessarie azioni legali e procederà al recupero del danno subito che al momento pare stimato in 200 mila euro".