PALERMO. Una storia di guerra, una storia d'amore. Come tante ne succedevano nei tempi in bianco e nero, quando eros e thanatos si mischiavano quotidianamente fuori dalle nostre porte, nelle nostre vie. Era la Seconda guerra mondiale e un caporale tedesco, Hans Hartmann, prestava servizio in Sicilia, tra Palermo e Bagheria. Conobbe una donna siciliana, dalla quale ebbe un figlio. Prima della nascita del pargolo la compagnia del Caporale Hartmann venne trasferita in Austria. Questo figlio nacque fuori dal matrimonio, approssimativamente nei primi mesi del 1944. Solamente adesso i tre giovani fratelli e sorelle tedeschi hanno saputo dell'esistenza di questo fratellastro e adesso vogliono rintracciarlo. Una storia, quella dalla donna siciliana e il soldato tedesco, iniziata nei primi mesi del 1943, quando da febbraio e maggio Hartmann si trovava col suo battaglione tra Palermo e Bagheria. Pochi giorni prima del suo ventesimo compleanno il battaglione fu spostato in Austria, per poi essere inviato in Grecia. Il militare proprio lì fu catturato, ma apparentemente ha continuato ad avere contatti con la donna siciliana, e nelle sue lettere si evince che era a conoscenza di aver avuto un figlio maschio. Nell'estate del 1972 Karin Ernst, figlia illegittima di Hartmann, si trova nell'appartamento del padre appena morto a Berlino Est: guarda l'album fotografico del padre, che aveva visto per l'ultima volta ancora dodicenne, quando lui aveva avuto il permesso di visitarla in Germania Ovest venendo dall'allora DDR. Solo in quel momento Karin conosce la moglie del padre e scopre di avere un fratellastro di nome Renè, nato nel 1961 e una sorellastra di nome Sabine nata del 1962. Attraverso l'album fotografico del padre inizia a rivivere gli spostamenti e le avventure del padre che ha scritto precisamente sul retro di ogni fotografia. Su alcune foto il testo è scritto non in tedesco ma in italiano. Una foto è stata scattata in un porto e c’è scritto: «Ti saluto, figlio mio che non posso conoscere». Karin, contattando la vedova di suo padre, chiede spiegazioni, venendo a conoscenza che il nome del bambino dovrebbe essere Guido. Il 6 ottobre 2014 Karin riceve una e-mail da parte del fratellastro René, e così rivede lui e la sorellastra dopo 33 anni dal primo incontro. Da questo momento Karin decide di indagare sull'eventuale esistenza di altri fratelli e sorelle. Il fratellastro René ha un altro album fotografico del padre nel quale vi sono fotografie della compagnia di Hartmann in Sicilia. Karin contatta il Comando centrale dell'esercito tedesco, ricevendo notizie precise sugli spostamenti del padre durante gli anni della guerra; scopre così che il padre era dislocato in Sicilia dal febbraio all'inizio di giugno 1943. Il bambino sarebbe nato negli ultimi mesi del 1943 o nei primissimi del 1944 e dovrebbe avere 70 anni. Karin Meyer-Jungclaussen (cognome da sposata) risiede a Bamberg in Baviera; il suo numero è: 004995311270. Magari, chissà, per donare a questa famiglia un Capodanno davvero nuovo.