PALERMO. Sono trascorsi sette mesi, da quel 24 maggio, quando tre killer hanno ucciso a colpi d'arma da fuoco Daniele Discrede, un commerciante di 41 anni molto conosciuto in via Roccazzo, a Palermo. L'uomo stava uscendo con la figlia dal supermercato l'Isola del Risparmio quando è stato freddato. La famiglia, il fratello Vito, le sorelle Rosalia e Maria, la mamma Angela e il padre Gaspare lanciano un appello al pm che coordina le indagini Ennio Petrigni: «Quella maledetta sera nostro figlio e nostro fratello ha perso la vita, non per un incidente stradale o una malattia terminale, ma per mano di vili ignoti che ancora oggi non hanno un volto e sono liberi per le strade chissà a fare cosa. In questo periodo abbiamo sofferto in silenzio nel rispetto delle indagini in corso e del vostro lavoro, abbiamo vissuto nella speranza di una notizia da parte vostra per capire come sono andati i fatti e chi potrebbe essere stato il colpevole o magari solo avere un barlume di speranza che verità e giustizia sia fatta per Dany». Le indagini, condotte dalla squadra omicidi della polizia, ruotano attorno al video che ha ripreso in diretta le fasi dell'omicidio. Il commerciante fu ucciso perchè tentò di difendere la figlia e l'incasso di quel sabato sera. Cerco di scagliarsi con la moto contro i tre rapinatori. I malviventi iniziarono a sparare uccidendolo. «Signor procuratore - è l'appello dei familiari - nel ribadirle la nostra fiducia e totale disponibilità, le chiediamo di incontrarci in data, luogo e con le modalità a lei più graditi anche per consentirci di visionare il video che riprende il delitto. Sappiamo che è cruento, ma è possibile che forse potremmo riconoscere qualcuno degli aggressori».