PALERMO. Pietro Li Sacchi, funzionario dell’Asp del Pta Guadagna in via Giorgio Arcoleo, a Palermo, avrebbe incontrato altri farmacisti. E con altri professionisti avrebbe messo in piedi la stessa truffa che ha portato all’arresto di quattro titolari tra farmacie e parafarmacie. Su questo sta puntando l’indagine dei carabinieri del nucleo di polizia giudiziaria delle procura che stanno passando al setaccio le centinaia di autorizzazioni, firmate dal funzionario, che hanno consentito di fare affari sui pannoloni e sugli alimenti per i celiaci. A dire il vero gli esposti presentati dal direttore generale Antonio Candela riguardano anche altre presunte truffe. Dunque l’inchiesta Farmagate potrebbe ancora allargarsi coinvolgendo altre farmacie del territorio. Si parla di altre dieci farmacie che potrebbero finire nell’inchiesta. Candela, allora commissario e confermato direttore generale aveva segnalato che a seguito di controlli a campione effettuati dal personale del Dipartimento di Medicina Riabilitativa dell’Asp di Palermo, sarebbero state accertate numerose irregolarità contabili nelle fatture presentate dalle farmacie “Trossarelli” di Giuseppe Pepe, “Farmacia del Vespro” di Gaetano Sirchia, “Farmacia Genovese” di Diego Genovese e la “Parafarmacia” di Andrea Lo Iacono, per ottenere dall’Azienda Ospedaliera il rimborso per le erogazioni di presidi sanitari erogati agli utenti del Servizio Sanitario Nazionale e correlati alle patologie di incontinenza diabete e celiachia. Secondo quanto si apprendere le conferme che l’inchiesta sia destinata ad allargarsi arriveranno a breve. Dopodomani il gip Nicola Aiello interrogherà i farmacisti, il funzionario e l’ex precario Giuseppe Villano che svolgeva l’attività di corriere. E’ stato accertato dalle indagini che Pietro Li Sacchi, contrariamente a quanto si dice sui dipendenti pubblici, lavorava tantissimo. Iniziava la mattina prestissimo, prima dell’arrivo dei colleghi e a fine giornata il suo lavoro sarebbe andato avanti anche lontano dal presidio territoriale Guadagna. I carabinieri hanno filmato e fotografato gli incontri con Giuseppe Villano, l’uomo addetto al trasporto dei pannoloni. Era proprio a lui che il funzionario consegnava i blocchi di autorizzazioni false stampate accedendo al suo account riservato. Villano recapitava le autorizzazioni false personalmente a Giuseppe Pepe titolare della farmacia che che non mancava mai di riservargli un’accoglienza festosa. In cambio delle autorizzazioni, Giuseppe Villano avrebbe ricevuto ingenti scorte di pannoloni, che venivano stipate nell’autovettura a lui in uso e, successivamente, fatte pervenire a cittadini extracomunitari non ancora identificati. Questo è un altro filone di indagine.