PALERMO. I carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro e del comando provinciale di Palermo hanno scoperto tredici lavoratori in nero nel corso dei controlli tra il capoluogo e i comuni di Caltavuturo, Partinico, Alia, Gangi, Petralia Soprana, Trappeto, Valledolmo. Nel corso dell'operazione sono state ispezionate 18 aziende e verificate 49 posizioni lavorative. Nel mirino sono finite due imprese edili tra il capoluogo e Caltavuturo dove sono stati trovati due lavoratori in nero. Alle aziende è stata intimata la sospensione dell'attività. Gli altri lavoratori senza contratto sono stati trovati in un panificio e un bar a Partinico e in un agriturismo ad Alia. Nel panificio su 5 dipendenti quattro non erano assunti. Nel bar solo uno aveva un contratto gli altri due lavoratori erano in nero. Nell'agriturismo su due impiegati presenti uno non aveva avuto un contratto. Nel corso dei controlli sette imprenditori e commercianti sono stati denunciati alla procura di Termini Imerese. I commercianti sospesi hanno già hanno regolarizzato i dipendenti in nero, versando sanzioni aggiuntive per un totale di 17.550 euro dovranno inoltre versare i contributi previdenziali e assistenziali obbligatori non corrisposti ai 9 operai. Per tutti e 13 i lavoratori in nero, gli imprenditori, anche quelli non sospesi dovranno corrispondere una maxi sanzione di 4000 euro per ogni lavoratore scoperto «in nero». Complessivamente sono state contestate sanzioni amministrative per complessivi 54.000 euro e imposte 20 prescrizioni per un importo complessivo di 110.472 euro.