ROMA. Al Csm vanno in scena le audizioni dei tre candidati più in vista per la nomina a procuratore di Palermo, che spiegano come organizzerebbero l'ufficio se fossero chiamati a guidarlo. Ma la Commissione per gli incarichi direttivi non ha chiuso stasera la partita: deciderà oggi, o al massimo domani, il nome o i nomi da proporre al plenum. La scelta è tra Guido Lo Forte, procuratore di Messina, Sergio Lari, capo della procura di Caltanissetta e Francesco Lo Voi, rappresentante italiano a Eurojust e in passato consigliere del Csm (come pure Lari): tutti e tre sono stati ascoltati nel primo pomeriggio in un'affollata seduta che ha visto la partecipazione di tanti laici e togati di Palazzo dei marescialli. Un fatto che non stupisce visto che quella della procura di Palermo è la prima grande nomina che il nuovo Csm deve affrontare e la volontà è quella di chiudere al più presto,al massimo la prossima settimana; insomma di arrivare alla nomina prima del plenum con il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, che dovrebbe esserci prima di Natale, forse il 22 dicembre (ma si attende la conferma del Quirinale). Lo Forte, Lari e Lo Voi sono gli stessi magistrati che, prima dell'estate, il vecchio Csm aveva proposto per la successione di Francesco Messineo, che è andato in pensione da qualche mese ma ha lasciato l'ufficio già da questa estate. Solo che i mutati rapporti di forza tra i gruppi togati del Csm , conseguenti alle elezioni di luglio, rischiano di riflettersi sulle possibilità concrete di tagliare il traguardo dei diversi candidati. Se prima il favorito era senza dubbi Lo Forte (visto che la sua corrente Unicost aveva il maggior numero di togati), ora , in base a semplici calcoli numerici, la sua posizione sarebbe meno solida. Al punto che c'è chi non esclude a una partita a due tra Lari (esponente di Area, il gruppo delle toghe di sinistra uscito rafforzato dalle elezioni di luglio) e Lo Voi (di Magistratura Indipendente, il gruppo più moderato dei giudici, che ha pure accresciuto la propria rappresentanza). Un nodo che forse si scioglierà oggi. Se il nuovo Csm guidato da Giovanni Legnini intende chiudere presto la pratica Palermo, agire con rapidità e' l'imperativo anche sullo scontro alla procura di Milano tra il capo Edmondo Bruti Liberati e il suo aggiunto Alfredo Robledo. Tra oggi e domani torneranno a riunirsi le due Commissioni competenti e c'è chi assicura che le relative decisioni arriveranno già in questa settimana. Si tratta di scelte difficili, destinate a dividere i consiglieri, tant'è che in settima si prospettano già due proposte alternative. E tra le ipotesi possibili di cui si parla al Csm, c'e' anche quella dell'apertura della procedura di trasferimento d'ufficio per entrambi i protagonisti del conflitto.