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Appalti Asp revocati, il Tar dà ragione a Candela

Ennesimo atto del lungo e complesso contenzioso sulla gara per la manutezione degli impianti tecnologici fra sospensive e ricorsi

PALERMO. Era una delle gare revocate dal nuovo commissario dell'Asp 6 Antonio Candela per garantire all'azienda un netto risparmio. L'azienda sanitaria dopo la gara da 40 milioni per i pannoloni aveva revocato anche quella per il servizio di gestione e manutenzione degli impianti tecnologici (durata prevista cinque anni, risparmio possibile di 24 milioni di euro). La gara era di 126 milioni di euro.
L’appalto è stato al centro di un braccio di ferro tra l’attuale vertice dell’Asp, Candela per l’appunto, e la precedente gestione commissariale del magistrato Salvatore Cirignotta. La decisione aveva avuto un primo bollino di legittimità da parte del Tar di Palermo che aveva confermato il conseguimento di un consistente risparmio di spesa respingendo la richiesta di sospensiva presentata dal Raggruppamento d'impresa guidato da Cofely Italia Spa cui era stata aggiudicata provvisoriamente l'appalto.

Poi era toccato al Consiglio di giustizia amministrativa (Cga) ribaltare quella decisione. Adesso il nuovo colpo di scena. Nel merito il Tar conferma la bontà dell’azione di Antonio Candela e conferma la nuova aggiudicazione alla società Manutencoop Facility Management Spa assistita dagli avvocati Stefano Baccolini, Francesco Rizzo e Giulia Mancuso.
I giudici della prima sezione presieduta da Caterina Criscenti (Federica Cabrini, Consigliere Maria Cappellano, Primo Referendario, Estensore) hanno ribadito la linea che legittimava l’azione di risanamento economico e del risparmio intrapresa dalla nuova dirigenza dell’Asp di Palermo. Nessun commento da parte dei vertici dell’azienda sanitaria.

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