PALERMO. I lavori di demolizione del ponte Teste Mozze» sono ufficialmente partiti. È stata rimossa ieri la copertura della carreggiata che attraversa l’Oreto. Un intervento, effettuato dagli operai della Sis, che può essere definito un punto di «non ritorno». Se, infatti, lunedì dopo le proteste degli automobilisti e il traffico andato completamente nel caos, erano state rimosse le transenne e ripristinata la viabilità, da ieri questo non è più possibile. Non ci sono le condizioni per percorrere in auto quel tratto di strada. Per almeno sette mesi la parte di corso dei Mille che da piazza Scaffa porta alla stazione centrale resterà chiusa. O almeno si potrà attraversare solo a piedi o in bici servendosi della passerella pedonale inaugurata sabato scorso. Ma per il resto bisognerà attendere. Attendere innanzitutto la demolizione completa del ponte, l’installazione delle fondamenta della nuova struttura e la posa delle carreggiate. Sì, perché il nuovo ponte sarà bimodale. Ovvero verrà attraversato da due carreggiate stradali ma anche da due linee ferrate. Serviranno al tram per raggiungere il terminal di via Balsamo o, viceversa, raggiungere Roccella. Ieri mattina, a partire dalle 7, sono state sistemate le barriere in cemento e posizionate le transenne in ferro. Sul posto anche la polizia municipale e i dirigenti dell’ufficio traffico. Un incontro, come annunciato dallo stesso assessore Giusto Catania, che è servito a verificare le criticità sulle strade vicine al cantiere. E proprio ieri è stata pubblicata una modifica dell’ordinanza emessa lo scorso agosto. In pratica in corso dei Mille, nel tratto tra piazza Scaffa e via Bennici, viene istituito il doppio senso di marcia. In questo modo si potrà effettuare l’inversione proprio all’altezza di via Bennici. Sarà anche possibile per chi proviene da via Bennici arrivare in corso dei Mille: ieri sono state infatti rimosse le barriere. Senso unico di marcia in direzione via Cappello per i veicoli che arrivano da via Bennici, che avranno così l’obbligo di svoltare a sinistra giunti all’incrocio. ALTRE NOTIZIE SUL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA