PALERMO. Lo sportello Unico del Comune di Palermo dopo ispezioni e verbali da parte dei carabinieri del Nas e dei sanitari dell’Asp aveva disposto la chiusura di un esercizio commerciale. Adesso i giudici del Tar di Palermo annullano il provvedimento e bacchettano l’amministrazione comunale, rea di avere emesso un provvedimento «in violazione delle disposizioni a presidio della tutela dell’igiene e sicurezza dei prodotti alimentari sotto molteplici profili».
Il ricorso contro la decisione di chiudere per 20 giorni l’attività era stata presentata da G. Formaggi, di Angela Troia e Salvatore Garofalo & C. sas. Un ricorso presentato contro il Comune di Palermo per chiedere l’annullamento della determina dirigenziale numero 154 del 18 marzo 2009 del Settore servizi alle imprese, sportello Unico per le attività produttive e del verbale di sospensione per venti giorni, del 30 marzo 2009, adottato dalla Polizia Municipale di Palermo, a partire dal 3 aprile 2009 e fino al 23 aprile 2009 compreso. I giudici della Terza Sezione del Tar di Palermo presieduta da Nicolò Monteleone, (Giovanni Tulumello consigliere e Giuseppe La Greca primo referendario ed estensore) hanno accolte tutte le tesi del negozio di alimentari.
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