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Rubinetti di otto edifici a secco a causa dei morosi a Villa Tasca

Per un debito di 10 mila euro l’azienda ha sospeso l’erogazione a decine di famiglie. Proteste e disagi in tutto il quartiere

PALERMO. Rubinetti a secco per otto palazzine del quartiere di Villa Tasca. Verrebbe da dire, quando il giusto paga per il peccatore. L’acqua infatti non arriva più nelle case della zona poiché alcuni cittadini non hanno pagato le bollette inviate dall’Amap. E così chi, invece, negli anni ha fatto sacrifici, regolarizzandosi sempre con il pagamento, adesso è costretto a soffrire e a rimanere a secco come chi non ha mai sborsato un euro.

Ma i residenti che hanno pagato, non ci stanno a rimanere indifferenti davanti a questa situazione di grande disagio e così protestano. Come Michele Filippone, che ha raccontato la storia del quartiere alla pagina Facebook del Giornale di Sicilia: «Nella zona di Villa Tasca, ad avere problemi con l’acqua siamo un gruppo di circa otto palazzi. Palazzine che si trovano in diverse vie del quartiere e che condividono un’autoclave. Bene, siamo senza acqua da circa due giorni. La motivazione? A quanto pare c’è un debito di quasi 10 mila euro con l’Amap. Ma la stragrande maggioranza, anzi quasi tutti paghiamo, e il debito si è creato perché ci sono alcuni condomini che negli anni non hanno pagato le bollette. È una situazione surreale, non è rispettoso per chi come me, pur di pagare le tasse, rinuncia a dare un sorriso ai proprio piccolini comprandogli dei regali che desiderano tanto».

Tutelare chi ha sempre rispettato i pagamenti: è quello che chiedono alle istituzioni gli abitanti del quartiere di Villa Tasca. Gli abitanti «in regola» non hanno pagato le bollette direttamente all’Amap ma al ragioniere che si occupa della gestione del pagamento dell’acqua degli otto condomini coinvolti.

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