CARINI. Scarcerati la moglie ed il cugino del boss di Carini, Angelo Antonino Pipitone, per il quale, tra le altre cose, cade l’accusa di associazione mafiosa. Il tribunale del riesame, dopo il ricorso presentato dai legali della famiglia, gli avvocati Gaspare Genova e Manuele Ciappi, rivede - e non poco - gli esiti dell’operazione «Destino», quella che alla fine di settembre portò a sei arresti, con contestazioni che, tra l'altro, vanno dal 416 bis, all’estorsione aggravata e al trasferimento fraudolento di beni aggravato. Tornano subito liberi Franca Pellerito, la moglie del boss che era finita ai domiciliari per estorsione aggravata. I giudici del riesame hanno annullato l'ordinanza di custodia cautelare a suo carico. Stesso provvedimento è stato preso per un cugino del vecchio capomafia, Francesco Marco Pipitone, finito in carcere con l’accusa di trasferimento fraudolento di beni aggravato: per il riesame mancherebbero i gravi indizi di colpevolezza ed è stata disposta l’immediata scarcerazione dell'indagato. ALTRE NOTIZIE NELLE PAGINE DEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA