Palermo

Venerdì 22 Novembre 2024

Ancora emergenza discariche a Palermo, allo Zen un’area viene seppellita dall’amianto

Diserbo/102 Maurizio Castagnetta da via Pecoraino La fermata dell'autobus di via Pecoraino è quasi sommersa dalle sterpaglie. Se faranno passare ancora del tempo senza intervenire, finirà che la pensilina dell’Amat neanche si riuscirà più a vedere. È assurdo che questa fermata si debba ridurre così. Speriamo che gli addetti ai lavori vengano a togliere questa erbacce il prima possibile.   La Rap ammette che in questo momento ci sono difficoltà a coprire il servizio di diserbo in città. Le ragioni principali sono il numero del personale e dei mezzi a disposizione. Al momento l’azienda dispone di sette squadre con cinque operai ciascuna. Spesso, però, alcuni di questi sono impiegati in altri servizi come lo spazzamento. Sono, invece, 12 i decespugliatori a dispozione, ma di questi ne funzionano solo sette. Cinque, infatti, sono guasti in attesa di essere riparati.   Amianto/28 Sms firmato dallo Zen Leggo che una ditta esterna incaricata dal Comune si sta occupando di bonificare tutte le discariche di amianto in città. E che hanno raccolto un centinaio di tonnellate di eternit, eliminando quasi del tutto le discariche caratterizzate da questo tipo di materiale pericoloso in città. Evidentemente si sono dimenticati del quartiere dello Zen. Dalle parti di via San Nicola si trova, infatti, una discarica con lastre di amianto abbandonate. Siamo nella zona che collega via Rocky Marciano con viale dell’Olimpo. Oltre all’eternit si trovano anche ingombranti, mobili rotti e scarti edili. Spero che qualcuno possa ricordarsi presto anche dello Zen.   In sette mesi, a partire dallo scorso mese di aprile, dalle strade di Palermo sono state rimosse circa cento tonnellate di amianto. In media quasi una tonnellata per ogni giornata lavorativa. A tanto ammontano gli interventi effettuati dalla DgEco Studio Gullo srl, la ditta che ha vinto l’appalto comunale da 150 mila euro fino al raggiungimento di 150 tonnellate.   Illuminazione/21 Sms firmato da Acqua dei Corsari Nel quartiere di Acqua dei Corsari ci sono problemi di illuminazione: i punti luci ci sono, ma mancano almeno 10 lampade. Mancano proprio in corrispondenza della cosiddetta «curva della morte», dove sono accaduti molti incidenti sopratutto di notte. Chiediamo un intervento urgente da parte dell'Amg. Sms firmato da via Tevere Abito in via Tevere, strada fra viale Lazio e via delle Magnolie. Desidero lamentare che da un paio di mesi nelle vie Tevere, delle Magnolie e Val di Noto l'impianto di illuminazione stradale è assolutamente inadeguato. La maggior parte delle lampade è spenta, non si tratta di lampade guaste ma di lampade che non vengono accese. Ritengo con una scelta precisa da parte di chi gestisce il servizio illuminazione. Se si trattasse di risparmio energetico mi verrebbe da piangere. Alle numerose telefonate di segnalazione guasti e di protesta per l'inefficienza del servizio, non segue alcun intervento da parte delle squadre addette alla manutenzione, anzi nelle ultime telefonate dal centralino passano la telefonata ad un fantomatico servizio tecnico dove non ha mai risposto nessuno, dico nessuno. Ovviamente il buio, in strade prive di negozi, è pericoloso per diversi fattori sia di sicurezza (furti, scippi, rapine, ecc.) che di incolumità dei pedoni a causa dei marciapiedi dissestati. Lamento questo con non poca amarezza dato che proprio in questi giorni, per ironia della sorte, è scaduto il pagamento della nuova tassa comunale Tasi che è stata creata proprio per contribuire ai costi di gestione dei servizi di comune utilità.   Centro storico/8 Roberto Buscema Volevo segnalare le condizioni in cui si trova la campana in bronzo alla Gancia. Si tratta della campana di bronzo che nel 1860 ha segnato l'inizio della rivolta del riso a Palermo. Si trova appesa nel cortile dell'archivio storico della Gancia. La campana è appesa a delle travi di cemento ormai semidistrutte dalle intemperie, dato che si trova nel cortile dell'archivio. Io credo che sia anche un dovere fare in modo che questo documento storico artistico della città di Palermo venga custodito in modo dignitoso dall’amministrazione comunale.

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