Palermo

Giovedì 21 Novembre 2024

Biagio Conte ricorda il beato Puglisi: "Lo incontrai proprio il giorno del delitto"

PALERMO. Padre Puglisi e Biagio Conte si incontrarono nel giorno dell'omicidio del parroco di Brancaccio. Ciascuno di loro bussava alla porta del Comune per chiedere qualcosa per i più poveri della città. Si conobbero, si abbracciarono, si promisero aiuto reciproco. Una pallottola interruppe l'inizio di un rapporto di collaborazione o forse costituì il testimone di un'ideale staffetta dal percorso imprevedibile e insondabile. E' il particolare inedito che, dopo 21 anni dal martirio di don Pino Puglisi, il missionario laico Biagio Conte ha accettato di raccontare davanti alla tomba sommersa di fiori del sacerdote ucciso da Cosa nostra «in odio alla fede» e per questo beato. Pochi minuti prima della celebrazione per la ricorrenza liturgica del martirio di «3P», che la Chiesa ha collocato nel giorno del battesimo del sacerdote palermitano, fratel Biagio ha ripercorso con emozione quel momento rimasto fisso della sua memoria. «Quella mattina del 15 settembre 1993 ero andato a Palazzo delle Aquile per parlare col commissario del Comune - ha ricordato -. Non mi volevano permettere di restare nella struttura di via Archirafi, il sanatorio abbandonato che era del Comune, dove stava nascendo la missione. Ero con un volontario che mi indicò un sacerdote nella stessa stanza, dicendomi che era don Pino Puglisi. Lui era lì per chiedere i locali di via Hazon per la scuola media a Brancaccio. Io non lo avevo mai visto, ma avevo sentito parlare di lui. Ci incontrammo e ci abbracciammo, ripromettendoci di rivederci. Avrebbe potuto essere l'inizio di una collaborazione. Ma l'indomani mattina seppi la notizia dell'omicidio. Non potevo crederci. Non dimenticherò mai più quel viso». ALTRE NOTIZIE SUL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA

leggi l'articolo completo