PRIZZI. Decine di ettari di pascoli invernali andati in fumo, quaranta capi ovini e caprini morti bruciati a Prizzi insieme ad una’altra cavalla e ad un toro di razza morti invece a Vicari ed ancora tanti vecchi casolari inghiottiti e distrutti dalle fiamme, per una situazione che ha allarmato tutta la zona. Decine anche gli animali rimasti ustionati tra Lercara Friddi e Palazzo Adriano. È il bilancio dei danni causati dagli ultimi incendi che nelgi scorsi giorni hanno interessato i territori di Vicari, Prizzi, Palazzo Adriano e Lercara Friddi, per via delle insolite alte temperature della stagione. E adesso arriva l’allarme preoccupante di tanti imprenditori di altrettante aziende agricolo-zootecniche del territorio sicano che non riescono a trovare una soluzione per affrontare l’ inverno visto che i pascoli riservati per la stagione fredda sono andati per gran parte bruciati. Tra le contrade più colpite dagli incendi ci sono contrada, Caruso e Girbina a Vicari e contrada Serre a Lercara Friddi dove sono morti una cavalla ed un toro. A Prizzi la zona più colpita è stata contrada Fontanelle dove tra le fiamme sono morti 40 capi ovini. Diffciili anche le oprazioni di spegnimento. Per domare le fiamme infatti sono stati impegnati i vigili del fuoco, la protezione civile ed i lavoratori della forestale. «Il bosco di Vicari si è salvato solo perché i parafuoco fatti dagli impiegati forestali hanno resistito», dice Francesco Galluzzo assessore ai servizi sanitari di Vicari. Intanto i lavoratori forestali che hanno fatto gli straordinari domare le fiamme si mettono sul piede di guerra. «Siamo pronti a costituire un comitato di protesta. Il territorio boschivo ha bisogno di altre zone staglia fuoco e di tutti i lavori di manutenzione nelle zone boschive che ad oggi sono pronti a bruciare” dice Giuseppe Barbuscia portavoce dei forestali del territorio.