PALERMO. Ammonta a 367 milioni di euro il rimborso ottenuto da centinaia di medici, che durante gli anni di scuola di specializzazione non hanno ricevuto le borse di studio, nonostante l'obbligo fosse previsto dal 1983. Lo Stato italiano, infatti, non ha corrisposto ai camici bianchi, che si sono immatricolati tra il 1982-1983, il 1990-1991 e il 1994-2006, il giusto compenso per gli anni di scuola post-laurea. A Palermo, oggi, nella sede dell'Ordine dei medici sono stati consegnati assegni per oltre 10 milioni di euro a centinaia di camici bianchi provenienti da tutta la Sicilia. Nei mesi scorsi, a Catania e Trapani sono stati distribuiti rimborsi per altri 25 milioni. «Non appena notifichiamo la sentenza - ha detto l'avvocato - Marco Tortorella - la presidenza del Consiglio dei ministri ci contatta per liquidare la somma dovuta ai camici bianchi. In questo modo i professionisti ottengono sempre più velocemente i rimborsi e lo Stato riesce a contenere i costi, risparmiando le spese di procedura e gli interessi». Per il presidente dell'Ordine dei medici di Palermo Salvatore Amato: «È significativo che la consegna avvenga nella casa dei medici il luogo ideale dove porre l'attenzione sui diritti della categoria». Consulcesi sta sollecitando le istituzioni a trovare una soluzione. «Abbiamo già ottenuto la presentazione di tre Ddl - ha detto la responsabile dell'area legale di Consulcesi Sara Saurini - per garantire il diritto al risarcimento dei medici ed evitare allo stato un esborso eccessivo»